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Maca: proprietà, usi e controindicazioni
di Sonia Tarantola Maca è l’abbreviazione di Lepidium Meyenii, una pianta perenne con una storia molto antica e interessante. Attualmente è apprezzata per la capacità di determinare uno stato di generale benessere psico-fisico, che la rende un integratore ideale nella moderna alimentazione, tanto da meritare il nome di ginseng peruviano. Studi scientifici confermano che la
di Sonia Tarantola
Maca è l’abbreviazione di Lepidium Meyenii, una pianta perenne con una storia molto antica e interessante. Attualmente è apprezzata per la capacità di determinare uno stato di generale benessere psico-fisico, che la rende un integratore ideale nella moderna alimentazione, tanto da meritare il nome di ginseng peruviano. Studi scientifici confermano che la maca è veramente un alimento completo, ed essiccato è in grado di mantenere inalterate per anni le sue caratteristiche nutritive.
Le origini della maca
La maca ha origine in Perù, tra le alture selvagge ed inospitali delle Ande (fino a 4mila metri di altitudine), dove cresce spontaneamente in balia dell’escursione termica: sembra che si serva di un particolare meccanismo di autoprotezione, che ha sviluppato in migliaia di anni. Le sue virtù nutrizionali e medicamentose erano note già agli Incas, che consideravano la maca un dono degli dei, riservato a guerrieri e sacerdoti. Fu in seguito diffusa anche in Europa, dove venne apprezzata per l’effetto positivo esercitato sugli organi riproduttivi. La sua azione venne scoperta empiricamente per la prima volta dai colonizzatori spagnoli. I cavalli importati dall’Europa, infatti, manifestavano una sensibile diminuzione della fertilità una volta arrivati in Perù, che venne curata somministrando agli animali delle radici di maca.
Le proprietà e i benefici della maca
Di questa pianta si utilizza la radice, ricca di principi nutritivi e povera di grassi. Fornisce infatti un buon apporto di carboidrati e minerali, oltre ad avere un’importante contenuto di iodio, una presenza importante di vitamine (B1, B2, B12, C, E), fibre e amminoacidi essenziali.
La Maca stimola il sistema nervoso, aiuta nella concentrazione, eleva il livello d’energia e combatte forme croniche di stanchezza. È un valido rimedio contro ipotiroidismo e sembra che abbia anche delle eccellenti proprietà come viagra naturale. Grandi riscontri sono stati ottenuti nel miglioramento di sintomi relativi alla sindrome premestruale e nei disturbi legati alla menopausa (regolarizza la gestione degli estrogeni, colmandone le carenze e abbattendone le eccedenze).
Può essere impiegata dagli sportivi, è ottima per chi compie sforzi fisici in montagna (dove la minor quantità di ossigeno è compensata da una maggior produzione di emoglobina) e contribuisce allo sviluppo della massa muscolare. Consigliabile inoltre nei soggetti debilitati o in convalescenza, per chi svolge un’attività intellettuale impegnativa o per superare momenti di particolare stress psicofisico. La maca, inoltre, rallenta i processi degenerativi dell’invecchiamento, previene la caduta dei capelli e mantiene il grado di idratazione della pelle e della tonicità dei tessuti.
Usi e controindicazioni della maca
La maca rientra da secoli nell’alimentazione delle popolazioni andine, che la consumano sia fresca che arrostita.
Sul mercato occidentale viene presenta in polvere, in capsule o compresse; le posologie tradizionali implicano il consumo variabile dai 5 ai 25 g al giorno, ingerita o disciolta in zuppe, minestre o latte.
Benché non siano stati riscontrati effetti tossici veri e propri, esiste sempre la possibilità di rare reazioni allergiche in individui ipersensibili. È invece sconsigliato, a causa dell’elevato contenuto di iodio, in caso di ipertiroidismo e pressione alta, anche durante la gravidanza e l’allattamento.
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