La tegola fotovoltaica integrata per il tetto solare c’è ed è made in Italy

L’azienda italiana ripensa la classica tegola realizzando un sistema perfettamente integrato, senza cavi e che rispetta i vincoli architettonici. “Può essere calpestata e si monta come i mattoncini”.

Mentre Elon Musk annunciava il tetto solare marchiato Tesla, in Italia i primi impianti fotovoltaici realizzati a partire da una tegola fotovoltaica, producevano già elettricità da fonti rinnovabili. Insomma, la novità questa volta non arriva dagli Stati Uniti, ma da un’azienda tutta italiana. SolarTeg infatti produce e commercializza già dal 2015 la tegola fotovoltaica integrata made in Italy.

tegola fotovoltaica
Un impianto realizzato con la tegola solare.

“Si tratta di una tegola strutturale che sostituisce la copertura o parte della copertura del tetto”, spiega Chiara Manicardi business development di SolarTeg. “Il nostro è un brevetto duplice perché comprende sia la forma che il connettore senza cavi”.

La tegola è composta da una cornice in resina sagomata capace di riprodurre la forma di un tetto tradizionale. “Si tratta delle stesse resine utilizzate nel settore automotive, che vanno a comporre i materiali scocca delle auto, quindi indeformabili dagli agenti atmosferici. All’intero della cornice viene poi appoggiato il pannello fotovoltaico prodotto dalla Solbian, azienda fondata da Soldini che produce i pannelli fotovoltaici adatti per le barche”, racconta Manicardi. Le celle così composte, di color rosso tipico del cotto, vanno a creare l’effetto cromatico dei tetti in laterizio.

 

Come si monta

Ciò che indubbiamente contraddistingue questa tecnologia è la facilità di montaggio. Il modulo singolo, composto da due celle, viene installato normalmente sopra i listelli del tetto e si aggancia ai moduli successivi a contatto. “Sono stringhe a incastro, come i mattoncini. Si va di fila in fila”, spiega Manicardi. “Non sono  quindi richiesti installatori di fotovoltaico, non essendoci appunto cavi da collegare. Un semplice elettricista certificato può installare l’inverter mentre il tetto può essere messo in opera durante la costruzione dell’edificio”. La tegola è inoltre testata per resistere agli eventi atmosferici estremi e a carichi importanti come quelli che comportano gli accumuli nevosi.

Il professor Sergio Brofferio, docente al Politecnico di Milano, e co-inventore della tegola insieme all’ingegner Vittorio Canetta, oggi presidente delle società, ricorda come è nata l’idea: “Volevamo inventare qualcosa di bello, che consentisse di portare il fotovoltaico su tutti i tetti anche nei centri storici, ma che fosse altrettanto performante, come gli antiestetici pannelli blu. Abbiamo quindi pensato ad una forma un po’ mossa, gradevole nell’inserimento tra coppi e marsigliesi, ma di dimensione adatta a mantenere la resa tecnica. Con l’aggiunta di un connettore senza cavi, incluso nel nostro brevetto, abbiamo ottenuto un oggetto bello e anche semplice da installare”.

 

Quanto produce la tegola fotovoltaica

Ogni tegola possiede una potenza di 100 Wp e i kit di distribuzione prevedono fino a 50 tegole in pronta consegna (ovvero 5 kW). “Per avere un impianto da 3 kW bastano quindi 30 tegole, che occupano 24 metri quadri di superficie, quindi una porzione di tetto. Ma abbiamo realizzato anche tetti con 20 kW di potenza installati”, racconta la bussiness development della società.

Ad oggi sono svariati gli impianti già operanti, in particolare nel settore residenziale, anche se non mancano installazioni su edifici più grandi. “Siamo pronti per fare concorrenza a Musk, anzi noi siamo arrivati prima”.

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