3 giorni consecutivi di elettricità prodotta senza carbone, è il futuro del Regno Unito

Record storico, per tre giorni il Regno Unito ha soddisfatto la sua domanda elettrica senza ricorrere all’uso del carbone compensato anche dall’aumento delle rinnovabili.

Il tempo mite ha sicuramente giocato a favore, ma per la prima volta nella storia il Regno Unito ha soddisfatto la sua domanda elettrica senza ricorrere alle centrali a carbone per ben 76 ore. In funzione solo centrali alimentate a gas, nucleare e rinnovabili. Proprio queste ultime negli sono cresciute in modo significativo nel mix energetico britannico, determinando il declino del carbone.

Il carbone nel mix energetico britannico

Storicamente il carbone è stato la fonte principale del mix elettrico del Regno Unito, ma l’anno scorso per la prima volta ha registrato le prime 24 ore in cui il paese ha funzionato senza il carbone a partire dal 19° secolo.

Un nuovo record è stato poi registrato la scorsa settimana con 55 ore in cui i generatori degli impianti a carbone sono rimasti spenti. Poi il record definitivo di 76 ore di lunedì 23 aprile.

Centrale controllo rete elettrica UK
Centrale di controllo della National Grid, gestore della rete elettrica britannica. ©National Grid

Escluso il carbone, un terzo dell’energia elettrica è stata prodotta dalle centrali alimentate a gas, per un quarto da nucleare e un altro quarto da eolico. Il restante 20 per cento circa è stato generato dalla centrale elettrica Drax nel North Yorkshire, alimentata a biomassa in quei giorni, dalle importazioni dalla Francia e dai Paesi Bassi e dall’energia solare.

Rinnovabili a scapito del carbone

A favorire l’azzeramento della produzione elettrica da carbone ha concorso anche il clima mite degli ultimi giorni che ha calmierato il fabbisogno energetico, a differenza delle scorse settimane quando il freddo intenso ha investito la Gran Bretagna e ha fatto innalzare i consumi elettrici e con relativo aumento della la produzione da carbone.

Secondo le previsioni di National Grid la prossima estate la domanda di elettricità sarà inferiore rispetto allo scorso anno, con un range dei consumi tra 17 e 33,7 GW. Gli esperti si aspettano quindi di veder infranto nuovamente il record delle 76 ore quando la domanda si è attestata in media sui 35 GW. “La crescente capacità rinnovabile nel Regno Unito vedrà questi record accadere sempre più frequentemente, un chiaro segno dei progressi compiuti negli ultimi dieci anni in tema di riduzione delle emissioni”, ha affermato Jonathan Marshall, analista presso l’Unità per l’energia e il clima.

Produzione elettrica UK
Le rinnovabili stanno cambiando il mix energetico britannico, a scapito del carbone. ©National Grid

La tassa sul carbonio, il prezzo relativamente basso del gas e l’aumento delle fonti rinnovabili hanno inferto un duro colpo a tutti gli operatori del carbone. Inoltre non è da dimenticare che il governo ha fissato per ottobre 2025 la scadenza entro cui chiudere definitivamente le centrali a carbone.

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Già due centrali chiuderanno i battenti entro la fine del 2018, riducendo a sei il numero di centrali a carbone ancora in funzione nel Regno Unito, tra cui l’impianto di Drax, che sembra intenzionato ad abbandonare il carbone prima dell’obiettivo del 2025.

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