Il Regno Unito libero dal carbone per una settimana. È la prima volta dal 1882

L’elettricità per far funzionare elettrodomestici, industrie, edifici non è stata prodotta dal carbone ma dalle rinnovabili per una settimana intera. È la prima volta che accade dalla rivoluzione industriale.

È accaduto la prima settimana di maggio, esattamente dal primo maggio alle 13:24. Da quel momento in poi le centrali a carbone del Regno Unito sono state spente per una lunga settimana. Per la prima volta da quando una delle prime fornaci fu accesa nei pressi di Holborn, a Londra, e la regina Vittoria regnava su tutto l’impero. A renderlo noto è stato il National grid electricity system operator, che gestisce la rete di Inghilterra, Scozia e Galles.

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Il carbone è stato una delle fonti più utilizzate nel Regno Unito fino al 2014. © Chris J Ratcliffe/Getty Images

Il record è avvenuto a soli due anni da quando, per la prima volta, il Regno Unito ha trascorso tre giorni senza bruciare carbone per produrre elettricità. Mostrando che la via verso la transizione energetica e la produzione di energia a basse emissioni è ben tracciata. Il governo britannico ha posto l’obiettivo di abbandonare definitivamente il carbone entro il 2025.

Il Regno Unito può porre fine al suo contributo ai cambiamenti climatici uscendo dal carbone

La notizia arriva a pochi giorni dal rapporto della Commissione sui cambiamenti climatici che conferma come il Paese possa ridurre a zero le emissioni entro il 2050. “Questo è un momento cruciale nello sforzo globale per affrontare i cambiamenti climatici. La temperatura media globale è già aumentata di oltre 1 grado rispetto ai livelli preindustriali, determinando cambiamenti sempre più evidenti nel nostro clima”, si legge nel rapporto. “Negli ultimi dieci anni, le promesse di ridurre le emissioni dei paesi del mondo hanno ridotto le previsioni di riscaldamento globale da oltre 4 gradi centigradi entro la fine del secolo a circa 3 gradi. Il raggiungimento delle emissioni zero del Regno Unito porterebbe lo sforzo globale a limitare ulteriormente l’aumento a 1,5 gradi”.

Previsioni confermate anche da Fintan Slye, amministratore delegato della rete elettrica nazionale. “Man mano che sempre più fonti rinnovabili entrano nel nostro sistema energetico, i periodi senza carbone si verificano regolarmente. Siamo convinti che entro il 2025 saremo in grado di raggiungere le emissioni zero per quanto riguarda il sistema elettrico della Gran Bretagna”.

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Impianto eolico presso Rochdale, Inghilterra © Christopher Furlong/gettyimage

L’Italia è la grande assente

Mentre otto paesi hanno portato a Sibiu, in Romania, un documento dove si chiede all’Europa che verrà di puntare ad un’economia e una società a zero emissioni entro la metà di questo secolo, oltre che destinare un quarto del bilancio all’adattamento ai cambiamenti climatici, nel nostro paese il dibattito non è nemmeno iniziato, obnubilato da una campagna elettorale permanente e da questioni che, spesso, nulla hanno a che fare col futuro delle generazioni che sono scese in piazza le scorse settimane. E alle quali si dovrà rispondere prima o poi.

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