
L’Eni ammette lo sversamento di petrolio nelle terre lucane e lascia entrare gli ispettori ambientali per capire il livello di emergenza in Val d’Agri, in Basilicata.
La Basilicata chiederà i danni a Eni per lo sversamento di 400 tonnellate di petrolio avvenuto in Val d’Agri nel 2016 che ha portato alla chiusura del Cova nel 2017.
Nella primavera del 2017, la compagnia petrolifera Eni aveva annunciato la chiusura temporanea del Cova, il Centro olio Val d’Agri di Viggiano, in provincia di Potenza, e la conseguente attivazione delle “procedure per il fermo dell’impianto”, cioè la sospensione delle attività estrattive, in seguito allo sversamento di oltre 400 tonnellate di petrolio nei terreni della Basilicata, sia all’interno che all’esterno del centro, avvenuto tra l’agosto e il novembre del 2016. Ora proprio la Regione Basilicata ha chiesto ufficialmente un risarcimento danni a Eni.
Leggi anche: Tempa Rossa, la Regione Basilicata blocca l’avvio dell’estrazione di petrolio
La giunta lucana, infatti, ha deciso di intraprendere “le vie legali nei confronti di Eni, per un risarcimento di natura economica ed ambientale ma anche per ottenere una riparazione delle conseguenze lesive del danno di immagine”.
Tra i motivi della decisione infatti, si legge nella delibera regionale, c’è anche “la mancata realizzazione delle entrate connesse alle attività estrattive nel periodo di necessitata sospensione che costituisce evidente pregiudizio economico”.
Il Cova è in funzione dal 2001 nella zona industriale di Viggiano e si estende su una superficie di circa 180mila metri quadrati, secondo i dati della compagnia petrolifera italiana. Qui vengono gestiti oltre 100mila barili di greggio e oltre 4,5 milioni di metri cubi di gas. L’Eni è operatore della concessione Val d’Agri per il 60,77 per cento (il resto è in mano a Shell).
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Eni ammette lo sversamento di petrolio nelle terre lucane e lascia entrare gli ispettori ambientali per capire il livello di emergenza in Val d’Agri, in Basilicata.
Breve panoramica di storture, royalties e trivellazioni petrolifere di casa nostra. A cominciare dalla Basilicata.
Ai domiciliari cinque lavoratori dell’Eni presso l’impianto di Viggiano in Val d’Agri, Basilicata. Indiscrezioni sul coinvolgimento del compagno della ministra Guidi.
Per la Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno, abbiamo scelto otto tecnologie che combattono l’inquinamento da plastica nei mari e nei fiumi.
I rappresentanti di 175 paesi sono riuniti a Parigi nel tentativo di accordarsi per un trattato sull’intero ciclo di vita della plastica.
Dopo l’Alberta, colpita dagli incendi la provincia della Nuova Scozia, in Canada. Decretato lo stato d’emergenza a Halifax.
Coltivare cibo consumando al minimo le risorse, senza chimica e generando meno CO2: la sfida dell’agricoltura verticale raccontata attraverso sette startup.
Villa Erba sorge a Cernobbio e ospita importanti eventi culturali. Tra efficientamento energetico e attività antispreco, l’intervista al suo presidente.
Il Comune di Conselice, nel ravennate, ha disposto l’evacuazione per i rischi sanitari legati all’acqua stagnante: finora pochi hanno lasciato il paese.