Quando viaggiare slow è un piacere: il Trenino Verde in Sardegna

Tutti conosciamo le coste e il mare della Sardegna ma forse in pochi hanno visitato l’entroterra dell’isola. I sardi per primi sostengono che solo vivendo quelle zone, a volte impervie ma suggestive, si capisca a pieno la loro cultura. Utilizzare il Trenino Verde è uno dei modi migliori per viaggiare in Sardegna: si tratta di una

Tutti conosciamo le coste e il mare della Sardegna ma forse in pochi hanno visitato l’entroterra dell’isola. I sardi per primi sostengono che solo vivendo quelle zone, a volte impervie ma suggestive, si capisca a pieno la loro cultura. Utilizzare il Trenino Verde è uno dei modi migliori per viaggiare in Sardegna: si tratta di una linea turistica, a binario unico e non elettrificata, che vi stupirà regalandovi paesaggi e scorci che altrimenti non avreste mai colto.

 

L’itinerario che vi proponiamo vi condurrà da Mandas ad Arbatax: è una delle linee turistiche più lunghe d’Italia con i suoi 159 km. Percorrerete zone prima collinari, con diverse fermate, tra cui Orroli e Nurri, centro di un importante polo nuragico, e attraverserete il Flumendosa su un lungo ponte che vi riporterà indietro nel tempo.

 

Sardegna ©GettyImages

 

Dal Sarcidano arriverete nella Barbagia di Seulo, dove il trenino s’inerpica lasciandovi ammirare il lago sottostante in tutta la sua bellezza. Qui il paesaggio è dominato dal Monte Santa Vittoria, verde e imponente e si susseguono le fermate di Bettili, Esterzili e Sadali. Se potete, fate una sosta in questi graziosi paesini, dove potrete godere dell’ospitalità dei sardi, gente schiva ma dal grande cuore. Magari fermatevi a Seui e visitate il caratteristico centro storico, il Museo della Civiltà Contadina e delle attività Pastorali e Minerarie e gustate i tipici culurgiònis, ravioli di semola ripieni di formaggio e patate.

 

Ammirate il Gennargentu, la vetta più alta della Sardegna e se amate il trekking non dimenticate i territori di Niala e Ussassai. Un paesaggio lunare invece attraversa la valle di Taquisara e lentamente verso Arzana, arriverà lo stupore davanti al panorama della costa ogliastrina.

 

Questa discesa vi condurrà a Tortolì e alla meta finale, Arbatax, sul molo di Cala Genovesi davanti alle Rocce Rosse.

 

Questo è solo uno dei tragitti possibili, l’isola offre altre tratte, tutte suggestive, da percorrere con estatica lentezza, perché un treno lento, a volte, è quello giusto.

 

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