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Il respiro deve essere profondo, continuo e circolare, proprio come quello degli animali e dei bambini. Ecco come praticarlo consapevolmente durante il giorno.
Tutti gli animali (in particolare i mammiferi) adottano questa tecnica del respiro circolare profondo e continuo. Anche noi umani respiriamo così … da bambini. Che cosa hanno in comune animali e bambini? L’istintività, l’assenza di attività mentale razionale. Infatti, proprio il raziocinio, che in parte fa di noi esseri di intelligenza superiore rispetto a quella animale, è anche la fonte di molte nostre tensioni e insicurezze che, già in tenera età, portano a inibire e ridurre involontariamente il respiro. Da bambini sani e vitali, passiamo a essere adolescenti, giovani e poi adulti che vivono in uno stato di perenne scarsità respiratoria.
Durante il sonno, quando la coscienza è disattivata e la vita è regolata solo da meccanismi fisiologici e da sfere profonde della psiche, sapete come respiriamo tutti? Profondo, continuo e circolare! Non accontentiamoci però di questo. Un po’ di più consapevolezza respiratoria, un po’ più di ossigeno anche durante il giorno non guastano, anzi.
Per incominciare a prenderci un po’ cura del nostro trascurato respiro, ecco qui di fianco un piccolo “decalogo della buona respirazione”: dieci regole semplici, da poter applicare in qualsiasi momento della giornata, che ci aiuteranno a stare meglio con noi stessi.
Ogni tanto, durante la giornata, porta l’attenzione al tuo respiro: ascoltalo, renditene conto. Puoi farlo in qualsiasi momento della giornata, anche se sei occupato in altre cose.
Ogni tanto, durante la giornata, approfondisci la tua inspirazione: fai almeno 5 respiri profondi (meglio 10). Puoi farlo in qualsiasi momento della giornata, anche se sei occupato in altre cose.
Quando respiri più profondamente, fallo in modo rilassato: non occorre che tu ti sforzi, inspira dolcemente e in maniera naturale.
Quando respiri più profondamente, espira in modo rilassato: non buttare fuori l’aria, lascia che esca naturalmente.
Non fare pause o apnee tra inspirazione, espirazione, inspirazione, eccetera: crea un flusso costante e rilassato di entrata e uscita dell’aria.
Se inspiri dal naso, espira dal naso; se inspiri usando la bocca, espira dalla bocca: è diverso da quello che ti hanno insegnato, ma così ha effetti più salutari.
Respira immaginando che la tua gabbia toracica sia una fisarmonica: si “apre” quando inspiri, si “chiude” quando espiri.
Respira con un ritmo lento, se ti vuoi rilassare; usa un ritmo più veloce, se ti vuoi ricaricare.
Se hai uno stato d’animo poco piacevole (tristezza, disagio, ansia, nervosismo, preoccupazione o altro), espira immaginando che quello che provi “esca” e inspira immaginando che entri, insieme all’aria, gioia, tranquillità, pace, relax.
Trova almeno 10 minuti al giorno da dedicare a te stesso e al tuo respiro in completa tranquillità: per 10 minuti, stando disteso, respira pienamente e permetti che tutto il tuo corpo respiri, riposandosi e rigenerandosi.
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