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Con gli scarti delle suole in gomma Vibram, Carmina Campus di Ilaria Venturini Fendi ha creato una collezione di borse e scarpe: tutto grazie al riciclo.
Ridurre i rifiuti per tutelare l’ambiente e abolire l’uso di materiali d’origine animale ai fini di una condotta eticamente corretta: questi sono i propositi alla base del progetto di moda e design che ha come protagoniste due aziende italiane particolarmente attente al riciclo.
Parliamo di Vibram, l’azienda produttrice della tradizionale suola in gomma a carrarmato, ideata per l’alpinismo, ma riconosciuta oggi anche nel campo della moda vantando collaborazioni con grandi nomi come Prada, Armani, Hugo Boss e Sergio Rossi. E Carmina Campus, una linea di scarpe, borse, gioielli ed elementi d’arredo interamente realizzati con materiali di riuso, che nasce da Ilaria Venturini Fendi (figlia di una delle sorelle Fendi) con l’obiettivo di creare un marchio etico diverso da quello fondato e gestito dalla sua famiglia.
Il risultato della collaborazione di queste due aziende ha portato alla realizzazione di una collezione di accessori assolutamente ecologici e frutto di un’accurata operazione di riciclo. Partendo dalle “bave”, ovvero la gomma in eccesso, o dai chiodini ritagliati dalle suole di scarpe, è stato infatti possibile creare e decorare borse, calzature e gioielli all’ultima moda. Inoltre, alcuni modelli sono stati prodotti utilizzando “Ecostep”, una particolare miscela ecologica, dal caratteristico effetto puntellato multicolore, brevettata oltre 15 anni fa da Vibram con l’intenzione di ridurre, fino al 30 per cento, gli sprechi e l’uso di materie prime.
Giunta ormai alla sua seconda stagione, la collezione Carmina Campus in collaborazione con Vibram gode di una catena distributiva di grande rispetto. Questo dimostrerebbe il fatto che, pur impiegando materiali riciclati, si può ottenere un prodotto innovativo e di ottima qualità.
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