
In Florida ha aperto i battenti la città più ecosostenibile degli Stati Uniti, tutta alimentata da energia solare.
Lo scorso maggio raggiunto un livello mai registrato precedentemente: più dei tre quarti dell’elettricità italiana è stata prodotta da fonti rinnovabili.
Erano le tre del pomeriggio di domenica 21 maggio scorso quando le energie rinnovabili hanno coperto l’87 per cento della domanda nazionale, contro il 35 per cento della media in una giornata feriale. È stato un record assoluto. L’ha riferito Luigi Ferraris, amministratore delegato di Terna, durante l’annuale conferenza per la presentazione dei dati finanziari della società.
“Il mercato sta cambiando molto velocemente”, ha dichiarato Ferraris, riferendosi in particolare allo smantellamento di diverse centrali termoelettriche. L’amministratore delegato ha inoltre sottolineato come si stiano registrando “condizioni climatiche estreme che impongono ulteriori investimenti per la resilienza” del sistema elettrico.
Il 21/5 l’87% dell’energia elettrica prodotta in Italia era da #rinnovabili : record!@jacopogiliberto @sole24ore pic.twitter.com/WunCO7Jr08
— Francesco Ferrante (@FranFerrante) 28 luglio 2017
Un record che fa riflettere in quanto il nostro Paese continua ad essere uno dei più industrializzati d’Europa, ed estremamente affamato di energia. Secondo i dati di Terna, nel mese di giugno 2017 la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 27,2 miliardi di kWh, in aumento del 7,6 per cento rispetto ai volumi dello stesso mese dell’anno precedente. Più del doppio di quanto consumato da tutta la Scozia nei primi sei mesi di quest’anno. La crescita della domanda elettrica è in parte dovuta all’innalzamento delle temperature medie “che in giugno sono state superiori di 1,9 gradi rispetto alla media decennale per lo stesso mese”, fa sapere la società in una nota.
“Il mese scorso – continua la nota – la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’89,6 per cento con produzione nazionale e per la quota restante (10,4 per cento) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero”. In crescita le fonti di produzione termica, con un 26 per cento in più e quella fotovoltaica, che registra un +8,7 per cento. Cedono le altre fonti rinnovabili, in particolare l’eolico (-18,7 per cento), l’idroelettrico (-19,8 per cento) e il geotermico (-1,7 per cento).
Un dato significativo, anche se registrato di domenica e per un solo giorno, ma che dimostra che anche nel nostro Paese la transizione energetica pare avviata e la decarbonizzazione del settore energetico sembra più vicina: dal 2012 sono stati smantellati 15 GW di potenza installata su impianti tradizionali, mentre nei primi mesi del 2017 sono 0,9 GW quelli “spenti”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In Florida ha aperto i battenti la città più ecosostenibile degli Stati Uniti, tutta alimentata da energia solare.
L’organizzazione globale Solar Sound System realizza feste alimentate dall’energia del sole e delle bici per mostrare quanto il rinnovabile sia facile e divertente.
Il primo impianto pilota in Portogallo, un ibrido tra energia idroelettrica e fotovoltaico galleggiante. Una tecnologia con un potenziale da 400 gigawatt.
I rendimenti degli impianti fotovoltaici sono suscettibili a variazioni: le variabili e i calcoli per fare le giuste considerazioni su rendimento e durata.
In Cile, in uno dei più grandi impianti fotovoltaici dell’America Latina, è stato registrato il record mondiale di elettricità prodotta dal solare.
Il solare sta diventando il concorrente più spietato per il nucleare. Entro il 2017 la potenza fotovoltaica potrebbe superare i 390 GW e pareggiare quella nucleare.
Il 21 agosto in America si potrà vedere l’eclissi di sole, un test importante per il sistema elettrico americano.
Il dipartimento per l’energia americano investe 2,5 milioni per accelerare la produzione delle finestre solari realizzate dalla californiana Next Energy Technologies. In tutto finanziati progetti per oltre 40 milioni.
Nero come il carbone. Mai detto è stato più azzeccato per descrivere il futuro del combustibile fossile in India che taglia il 9 per cento della sua produzione: non conviene più.