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Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Roma ha deciso: niente più automobili con carburante diesel dal 2024. Una decisione storica per l’Italia che arriva in contemporanea con la decisione del tribunale amministrativo in Germania di permettere ai comuni con più inquinamento atmosferico di vietare la circolazione dei veicoli a diesel. Il centro di Roma senza auto diesel dal 2024 Nello specifico
Roma ha deciso: niente più automobili con carburante diesel dal 2024. Una decisione storica per l’Italia che arriva in contemporanea con la decisione del tribunale amministrativo in Germania di permettere ai comuni con più inquinamento atmosferico di vietare la circolazione dei veicoli a diesel.
Nello specifico la decisione riguarda il centro storico della città di Roma, un’opzione che va nella direzione di ridurre il numero di mezzi circolanti, a partire da quelli più inquinanti, nonché di ridurre gli agenti inquinanti che aggrediscono i monumenti storici che tutto il mondo invidia alla capitale d’Italia.
La decisione è stata annunciata dal sindaco di Roma durante un intervento a Città del Messico durante il summit C40 Women for Climate, un evento dedicato alle donne e all’ambiente. Una scelta arrivata grazie al dibattito nato dopo lo scandalo dei controlli truccati delle emissioni delle macchine con motore diesel e il legame con l’inquinamento dell’aria nelle città che ormai ha superato i limiti di legge e quelli di tollerabilità per la salute.
Questa scelta arriva in linea con la decisione del gruppo automobilistico Fca di dire addio alla produzione di veicoli a diesel dal 2022, mentre altre case automobilistiche (a partire da quelle tedesche) dovranno rivedere le proprie strategie di mercato.
Roma si unisce così ad altre città europee che si stanno mobilitando per fermare i veicoli più inquinanti come i diesel, tra queste troviamo Atene, Madrid, Parigi, Copenaghen, Stoccarda, Oslo. “Quello della Raggi è un annuncio che risponde positivamente alla campagna che Greenpeace sta portando avanti da mesi, rivolta proprio al governo capitolino, oltre che a Milano, Torino e Palermo”, dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace Italia. “Abbiamo chiesto un segnale chiaro, una data di scadenza per la tecnologia motoristica più inquinante e nociva per l’ambiente e la salute, che servisse prima di tutto a orientare il mercato. Questo segnale è arrivato e speriamo dissuada fin d’ora i cittadini romani dal comprare ancora auto diesel; così come speriamo misure analoghe vengano presto adottate da tutte le altre città italiane”.
La richiesta dell’associazione ambientalista è di adottare già prima del 2024 misure progressive di restrizione della circolazione dei diesel, “per non consegnare a una data sul calendario i buoni propositi, per dimostrare invece un impegno concreto, da subito”.
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