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È in corso studio per dimostrare l’impatto su salute e ambiente dei fornelli a gas delle cucine tradizionali. Intanto, Ikea Olanda ne bandisce la vendita.
Potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione quella di Ikea, che ha deciso di porre fine alla vendita di piani cottura a gas nei Paesi Bassi a partire da gennaio 2024, offrendo nella sua gamma solo piani cottura a induzione. Ikea Paesi Bassi, quindi, vuole far conoscere ai consumatori i vantaggi della cucina elettrica e puntare a una vita più sostenibile in casa: non è un caso se il colosso svedese abbia iniziato anche a vendere pannelli fotovoltaici.
Una notizia che potrebbe non piacere ai consumatori più tradizionali, ma che sicuramente piacerà a enti, istituzioni e organizzazioni che da tempo si battono contro i rischi che la cottura a gas ha sulla salute e l’ambiente. Infatti, è di qualche mese fa lo studio di Clasp, gruppo non-profit per l’efficienza energetica, che insieme a Epha (Alleanza europea per la salute pubblica) e Tno (organizzazione per la ricerca scientifica applicata), ha messo in guardia i consumatori sull’impatto che la cucina a gas può avere sulla salute umana, soprattutto su quella dei bambini.
“La ricerca di Clasp sugli impatti sanitari e ambientali della cottura a gas sottolinea l’urgenza di passare dal gas all’elettrico”, ha dichiarato Nicole Kearny, direttore di Clasp Europe. “È necessaria un’azione proattiva, sia da parte dell’industria che del governo, per accelerare il passaggio a una cucina elettrica più pulita e più sana. Ikea Nederland sta facendo da apripista, dimostrando che si può fare, e speriamo di vederla replicata in tutta Europa”.
Oltre 100 milioni di cittadini dell’Unione Europea cucinano con il gas, con più della metà delle case in Italia, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia e Ungheria. Ma le persone sono ampiamente inconsapevoli dei rischi per la salute e l’ambiente posti dalla cottura a gas, secondo Clasp. Motivo per il quale il gruppo ha condotto uno studio su 7 paesi europei, tra cui l’Italia, e oltre 250 famiglie, i cui dati saranno resi noti nei prossimi mesi.
Ma quali sono i rischi del cucinare con il gas, secondo Clasp? Prima di tutto, l’organizzazione mette in guardia sul fatto che cucinare con il gas in una cucina comune e priva di appropriata ventilazione meccanica possa causare un inquinamento domestico da biossido di azoto (NO2) che eccede svariate volte all’anno il limite delle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulla qualità dell’aria e gli standard europei sull’inquinamento dell’aria esterna. Secondo i dati di Epha, gli apparecchi di cottura a gas emettono inquinanti atmosferici invisibili che comportano rischi significativi per la salute umana e l’ambiente e gli studi dimostrano che oltre 700.000 bambini nell’Ue accusano sintomi di asma a causa della cottura a gas.
In Italia, dove oltre il 68 per cento delle famiglie cucina con il gas, più dell’11 per cento di bambini soffrono di asma. “I bambini sono più esposti agli inquinanti nocivi della cottura a gas poiché i loro polmoni sono più sensibili, essendo in via di sviluppo. Inoltre, per via dell’altezza possono essere raggiunti più facilmente dai vapori tossici, come il monossido di carbonio o le sostanze chimiche rilasciate dalla combustione del gas” ha affermato Laura Reali, pediatra e membro della European academy of pediatrics.
La scelta di interrompere la vendita dei piani cottura a gas dal 2024, ad oggi vale solo per il mercato olandese. E al momento non è un’idea presa in considerazione lato italiano, come ci conferma l’ufficio stampa di Ikea Italia: “Al momento Ikea Italia Retail non prevede di uniformarsi a questa scelta. La sensibilizzazione dei nostri clienti verso stili di vita più sostenibili in casa, rimane però la nostra priorità e contribuiremo a sostenere la campagna di sensibilizzazione alla protezione dell’ambiente anche attraverso la scelta di prodotti come le piastre a induzione come alternativa a piani di cottura alimentati a gas. Inoltre, entro il 2030, nei negozi Ikea in tutto il mondo, si dismetteranno le caldaie a gas metano per sostituirle con pompe di calore elettriche, alimentate da energia green certificata o prodotta dai nostri impianti fotovoltaici presenti nei nostri store”.
La decisione di Ikea è in linea con l’obiettivo governativo di spegnere il gas come fonte in 1,5 milioni di case entro il 2030. Dal 2018, tutte le case di nuova costruzione, infatti, devono essere prive di gas naturale.
Che il futuro sia elettrico è ormai un fatto assodato, ma per chi ancora è in dubbio, ecco che medici e attivisti forniscono diversi consigli: dall’assicurarsi di avere una cucina ben ventilata, attraverso l’uso delle cappe, all’aprire le finestre; dal porre attenzione alla fiamma, facendo si che questa sia sempre blu, all’utilizzo dei fuochi posteriori.
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