I lavori da fare e le semine dell’orto di aprile. Cosa seminare, come preparare il terreno per i mesi a venire e cosa si può raccogliere.
Sampal, il delfino che viveva in cattività, è libera e ha un cucciolo
L’avvistamento al largo delle coste coreane conferma che i delfini reintrodotti in natura sono in grado di sopravvivere, riprodursi e formare una famiglia.
La storia di Sampal inizia nei primi anni del 2000 quando viene illegalmente catturata dal Pacific Land, uno dei tre delfinari in Sud Corea. Nel 2013 la Corte Suprema coreana, grazie anche al lavoro degli attivisti, decide che Sampal, insieme ad altri tre delfini debba essere rilasciata.
Inizia così il periodo di reintroduzione e di acclimatamento, al quale partecipa Rick O’Berry, fondatore del Dolphin Project, per poi essere rilasciata in mare aperto, assieme a Chunsan e Jedol. Accade così che verso la fine dello scorso marzo il ricercatore Mi Yeon Kim riconosca, in un branco di circa 55 delfini, la pinna dorsale (unica come le nostre impronte digitali) di Sampal. E, sorpresa, è accompagnata da un cucciolo.
La reintroduzione del delfino ha funzionato
Oggi la femmina ha circa 13-15 e, dopo averne passati quattro nel delfinario, è libera da circa tre anni. “Ora abbiamo un solido esempio non solo di una reintroduzione in natura e al branco che ha funzionato, ma anche della nascita di un cucciolo dopo anni di cattività”, spiega Denise Herzing, direttrice e fondatrice del Wild Dolphin Project, interpellata dal National Geographic.
Si tratta di una prova certa che la reintroduzione ha funzionato e che, anzi, abbia dato vita ad una seconda generazione totalmente selvatica. Il piccolo e Sampal infatti sono stati avvistati all’interno di un branco. Ma c’è di più: Sampal e Chunsam (di 5 anni più vecchia) continuano a “frequentarsi”, mantenendo quel rapporto nato al Pacific Land.
“Questo non vuol dire che tutti i delfini in cattività possono o deebbano tornare alle loro case naturali. Ma che tutti i delfini in cattività possono essere riadattati ad un ambiente più naturale”, sottolinea O’Berry, dalla pagine dell’Ong.
I ricercatori coreani che stanno seguendo il gruppo riferiscono che gli esemplari nuotano, fanno surf, cacciano e tentano di riprodursi così come gli altri individui della stessa specie e che “riescono a tenere il passo con gli altri”.
Ultima modifica 29/04/2016 ore 9.00
Immagine di copertina Foto Joe Raedle / Getty Images
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La nostra casa rispetta realmente le esigenze del nostro amico a quattro zampe? Ecco una guida ragionata per una dimora davvero a misura di cane.
Si stringe il cerchio delle indagini sul caso dei quaranta cani randagi uccisi a Sciacca in Sicilia, provincia di Agrigento, avvelenati con un potente pesticida nelle salsicce. Insieme a chissà quanti animali selvatici. E tantissimi altri animali (gatti compresi) ogni giorno stanno morendo vittime della grave realtà del randagismo. Nel caso della strage di Sciacca è
Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
I polli broiler sono una tipologia di pollame allevato esclusivamente per la produzione di carne. Nonostante le indagini, l’Ue non ha ancora fermato gli allevamenti.
L’akita americano è un cane di grande mole diffuso negli States, ma poco conosciuto da noi. E’ un attento guardiano e deriva dal mitico Hachiko giapponese
“Basta animali nei circhi”. È l’appello che Lav ha lanciato al governo italiano e il titolo della campagna che tutti noi possiamo sostenere.
La barba di Giove, o Centranthus ruber, incanta per le sue fioriture prolungate e la resistenza alla siccità, rendendola una gemma nei giardini. Questa perenne illumina gli spazi dal tardo spring all’autunno con fiori che variano dal rosso vivace al bianco e rosa, attrattiva per farfalle e api. Non solo bella, ma anche ricca di
La Provincia di Trento potrà abbattere fino a 8 orsi l’anno: le associazioni animaliste pronte a ricorrere in tutte le sedi giudiziarie.