Si tratta del pesce tilapia dal mento nero. Il governo tailandese ha stimato una spesa di oltre 265 milioni di euro per contrastarne la diffusione.
Sarà protetta un’importante area della foresta pluviale di Sumatra
Il governo indonesiano ha approvato un piano che prevede la protezione di oltre 40mila ettari di foresta pluviale nell’isola di Sumatra.
L’isola indonesiana di Sumatra era un tempo lussureggiante e ricoperta di foreste, un inestimabile patrimonio ambientale popolato da numerose specie endemiche, rappresentate dalla meravigliosa tigre di Sumatra (Panthera tigris sumatrae).
Negli ultimi anni però la deforestazione provocata dall’industria della carta e dalle piantagioni di palma da olio ha danneggiato pesantemente il delicato ecosistema dell’isola. Nonostante siano stati distrutti milioni di ettari di foresta, Sumatra rimane uno degli ecosistemi con maggiore biodiversità al mondo.
Per questo è stata accolta con entusiasmo la notizia diffusa dal governo indonesiano, che ha approvato il ripristino e la salvaguardia di circa 44mila ettari di foresta, confinanti con il parco nazionale Bukit Tigapuluh, area nota per la sua ricca fauna selvatica.
La gestione dell’area è stata a lungo contesa dalle compagnie che gestiscono le piantagioni e dalle associazioni conservazioniste. Il governo ha infine decido di concederne la gestione alla PT Alam Bukit Tigapuluh, società fondata da una coalizione di associazioni ambientaliste, tra cui Wwf, Frankfurt Zoological Society (Fzs), The Orangutan Project, Rainforest Trust e con il supporto della Leonardo DiCaprio Foundation.
La licenza consente alla società di svolgere attività finalizzate alla protezione e al ripristino della foresta, queste attività possono includere la commercializzazione di alcune piante medicinali della giungla e l’eco-turismo.
L’iniziativa dovrebbe contribuire a proteggere un ecosistema ricco e sensibile, che ospita alcune specie in via di estinzione come la tigre, l’orango (Pongo abelii), il rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis), l’elefante di Sumatra (Elephas maximus sumatranus) e il tapiro malese (Tapirus indicus).
“Senza una protezione adeguata, molte delle specie più iconiche del pianeta sono destinate a scomparire – ha dichiarato l’amministratore delegato di Rainforest Trust, Paul Salaman. – L’acquisizione di quest’area rappresenta un importante passo nella giusta direzione”.
Anche le comunità locali beneficeranno dell’iniziativa, la protezione delle foreste consentirà loro di accedere a importanti servizi ecosistemici. Durante la seconda fase del progetto gli abitanti saranno invitati a diventare azionisti della società, secondo il Wwf questo approccio potrebbe rappresentare un nuovo modello per ottimizzare gli sforzi di conservazione.
“Questo incredibile luogo, dove elefanti, oranghi e tigri coesistono, è anche uno dei più minacciati – ha affermato l’attore Leonardo DiCaprio – il nostro obiettivo è proteggere questa zona e creare un futuro in cui la natura e le persone possano prosperare”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il passero cavalletta è stato salvato dall’estinzione prelevando le ultime coppie riproduttive per allevarle in cattività e reintrodurle poi di nuovo in natura.
Entusiasmo tra i botanici britannici per il ritrovamento di un’orchidea fantasma: in passato era stata addirittura dichiarata estinta.
Il Coesistenza festival è un luogo per parlare del rapporto tra uomo e fauna selvatica, una relazione complessa ma imprescindibile.
Per incoraggiare la citizen science, gli scienziati hanno pubblicato una lista delle specie di uccelli di cui mancano testimonianze recenti.
60 uova di coccodrillo siamese si sono schiuse in Cambogia, la più grande popolazione nata in questo secolo dopo anni di sforzi per la conservazione.
L’incontaminato vallone delle Cime Bianche, in Valle d’Aosta, è una Zona di protezione speciale ma è minacciata da un collegamento funiviario. C’è chi si batte per la sua salvaguardia.
Si tratta di un primo risultato positivo del progetto di reintroduzione in Calabria del cervo italico, che ora è solo presente in Emilia-Romagna.
Grazie a un incredibile progetto sarà ripristinata la foresta pluviale temperata in Galles, riportando la natura del passato celtico.