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Se inviti a investire i ciclisti rispetti le regole di Facebook
Tante persone hanno segnalato la pagina “Investire i ciclisti che non usano la pista ciclabile” ma, finora, con scarso successo: Facebook ha ufficialmente risposto che rispetta i suoi standard. Eppure, in Italia, l’istigazione a delinquere è un reato. A volte lo sfottò ci sta tutto, come quello che recita “Dite ai ciclisti che possono
Tante persone hanno segnalato la pagina “Investire i ciclisti che non usano la pista ciclabile” ma, finora, con scarso successo: Facebook ha ufficialmente risposto che rispetta i suoi standard. Eppure, in Italia, l’istigazione a delinquere è un reato.
A volte lo sfottò ci sta tutto, come quello che recita “Dite ai ciclisti che possono salvare il mondo anche leggermente più a destra”. È vero, ci sono discoli che occupano buona parte della carreggiata rallentando eccessivamente il traffico o quelli che passano senza problemi con il rosso. Ma da qui ad aprire una pagina su Facebook che si intitola Investire ciclisti che non usano la pista ciclabile la distanza è molta.
La pagina in questione è stata creata il 9 ottobre e registrata come “campionato sportivo”. L’immagine del profilo più piccola è inequivocabile: mostra una macchina che colpisce violentemente numerosi ciclisti. Preoccupante è anche constatare come nel giro di una settimana, da quando è stata inaugurata, questa pagina sia riuscita ad accogliere ben 3500 mi piace, segno di un’intolleranza spesso ingiustificata. Anche perché una bicicletta in più per strada significa un’auto in meno, quindi un contributo alla riduzione dell’inquinamento e alla vivibilità delle città.
La comunità ciclistica raccolta nella pagina di Salvaiciclisti Italia non ha perso tempo invitando tutti a segnalare la pagina. L’amara sorpresa per molti è stata sentirsi rispondere da Facebook le seguenti, testuali parole.
Abbiamo controllato la Pagina che hai segnalato perché rappresenta un contenuto indesiderato e abbiamo stabilito che rispetta i nostri Standard della comunità.
Ci sarebbe da chiedersi a questo punto se sia lecito e se rispetta gli standard aprire una pagina “bastonare a sangue gli automobilisti che passano col rosso”. Ovviamente la risposta è no. Tra l’altro non è nemmeno chiaro come segnalando la pagina con la motivazione predefinita “infastidisce me o qualcuno che conosco”, nel corso del processo di invio e risposta la lamentela si trasforma in una segnalazione per “intimidazione”.
Di fronte alle lamentele l’attuale gestore della pagina risponde “a me il nome piace così com’è e lo trovo divertente”, rincarando la dose con un successivo aggiornamento in cui ammette: “Non avevo intenzione di criticare quelli che vanno in strada perché non c’è la pista ciclabile, ma solo quelli che non la usano per pigrizia, arroganza o ignoranza. Tuttavia avete avuto modo di farmi cambiare idea. In effetti meritereste di essere stirati come camicie indiscriminatamente, ma non lo farò perché a differenza vostra sono civile”. Con simili parole e con un titolo così al di fuori della continenza i gestori di questa pagina Facebook potrebbero essere passibili di denuncia. L’istigazione a delinquere è un reato che secondo l’art. 414 del Codice Penale può portare a una condanna fino a cinque anni di carcere.
Il gruppo Salvaiciclisti Italia ha deciso di segnalare il tutto alla Polizia Postale, in quanto la pagina va ben oltre la provocazione. Comunque c’è chi ha tenuto a puntualizzare che con numerose segnalazioni probabilmente Facebook rivedrà la sua opinione e deciderà di cancellare la pagina.
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