
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Tante persone hanno segnalato la pagina “Investire i ciclisti che non usano la pista ciclabile” ma, finora, con scarso successo: Facebook ha ufficialmente risposto che rispetta i suoi standard. Eppure, in Italia, l’istigazione a delinquere è un reato. A volte lo sfottò ci sta tutto, come quello che recita “Dite ai ciclisti che possono
Tante persone hanno segnalato la pagina “Investire i ciclisti che non usano la pista ciclabile” ma, finora, con scarso successo: Facebook ha ufficialmente risposto che rispetta i suoi standard. Eppure, in Italia, l’istigazione a delinquere è un reato.
A volte lo sfottò ci sta tutto, come quello che recita “Dite ai ciclisti che possono salvare il mondo anche leggermente più a destra”. È vero, ci sono discoli che occupano buona parte della carreggiata rallentando eccessivamente il traffico o quelli che passano senza problemi con il rosso. Ma da qui ad aprire una pagina su Facebook che si intitola Investire ciclisti che non usano la pista ciclabile la distanza è molta.
La pagina in questione è stata creata il 9 ottobre e registrata come “campionato sportivo”. L’immagine del profilo più piccola è inequivocabile: mostra una macchina che colpisce violentemente numerosi ciclisti. Preoccupante è anche constatare come nel giro di una settimana, da quando è stata inaugurata, questa pagina sia riuscita ad accogliere ben 3500 mi piace, segno di un’intolleranza spesso ingiustificata. Anche perché una bicicletta in più per strada significa un’auto in meno, quindi un contributo alla riduzione dell’inquinamento e alla vivibilità delle città.
La comunità ciclistica raccolta nella pagina di Salvaiciclisti Italia non ha perso tempo invitando tutti a segnalare la pagina. L’amara sorpresa per molti è stata sentirsi rispondere da Facebook le seguenti, testuali parole.
Abbiamo controllato la Pagina che hai segnalato perché rappresenta un contenuto indesiderato e abbiamo stabilito che rispetta i nostri Standard della comunità.
Ci sarebbe da chiedersi a questo punto se sia lecito e se rispetta gli standard aprire una pagina “bastonare a sangue gli automobilisti che passano col rosso”. Ovviamente la risposta è no. Tra l’altro non è nemmeno chiaro come segnalando la pagina con la motivazione predefinita “infastidisce me o qualcuno che conosco”, nel corso del processo di invio e risposta la lamentela si trasforma in una segnalazione per “intimidazione”.
Di fronte alle lamentele l’attuale gestore della pagina risponde “a me il nome piace così com’è e lo trovo divertente”, rincarando la dose con un successivo aggiornamento in cui ammette: “Non avevo intenzione di criticare quelli che vanno in strada perché non c’è la pista ciclabile, ma solo quelli che non la usano per pigrizia, arroganza o ignoranza. Tuttavia avete avuto modo di farmi cambiare idea. In effetti meritereste di essere stirati come camicie indiscriminatamente, ma non lo farò perché a differenza vostra sono civile”. Con simili parole e con un titolo così al di fuori della continenza i gestori di questa pagina Facebook potrebbero essere passibili di denuncia. L’istigazione a delinquere è un reato che secondo l’art. 414 del Codice Penale può portare a una condanna fino a cinque anni di carcere.
Il gruppo Salvaiciclisti Italia ha deciso di segnalare il tutto alla Polizia Postale, in quanto la pagina va ben oltre la provocazione. Comunque c’è chi ha tenuto a puntualizzare che con numerose segnalazioni probabilmente Facebook rivedrà la sua opinione e deciderà di cancellare la pagina.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Il cardinale Robert Francis Prevost è il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica, successore di Jorge Mario Bergoglio. Ha scelto il nome di Leone XIV.
Un libro raccoglie storie ed esperienze dei primi quattro decenni di Fondazione Cesvi. Abbiamo intervistato il suo autore, il Presidente onorario Maurizio Carrara.
Il ritratto di un bambino mutilato a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza ha vinto il World press photo 2025, il concorso fotografico che da 70 anni documenta le complessità del presente.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.
Abbiamo chiesto a chi sta vivendo i tagli voluti dal governo di Washington, di raccontarci la loro esperienza. A rischio il progresso e il futuro stesso del nostro pianeta.
In Italia il 35 per cento di padri aventi diritto preferisce non usufruire del congedo di paternità, sottolineano Inps e Save the Children.
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
L’inclusione costruita attraverso lo sci e le discipline alpine. Questo l’obiettivo del progetto SciAbile promosso da Bmw Italia e dalla scuola di sci di Sauze d’Oulx.