Spose bambine, come porre fine al matrimonio precoce

Per matrimonio precoce si intende qualsiasi matrimonio formale o unione informale di bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni con un adulto. Sebbene la prevalenza dei matrimoni precoci sia diminuita in tutto il mondo – da una ragazza su quattro sposata un decennio fa a circa una su cinque oggi – la pratica

Per matrimonio precoce si intende qualsiasi matrimonio formale o unione informale di bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni con un adulto. Sebbene la prevalenza dei matrimoni precoci sia diminuita in tutto il mondo – da una ragazza su quattro sposata un decennio fa a circa una su cinque oggi – la pratica rimane diffusa. Prima della pandemia di Covid-19, le Nazioni Unite avevano previsto che oltre 100 milioni di ragazze si sarebbero sposate prima del loro diciottesimo compleanno nel prossimo decennio. Ora, a causa della pandemia e degli effetti economici devastanti ad essa legati, fino a 10 milioni di ragazze in più rischiano di diventare spose bambine. Anche i cambiamenti climatici e l’insicurezza alimentare hanno aggravato il problema.

Nei Paesi poveri il 36 per cento delle ragazze si sposa prima di compiere 18 anni e il 10 per cento prima dei 15 anni © Allison Joyce/Getty Images

Nonostante l’aumento del numero di leggi che proibiscono il matrimonio precoce in tutto il mondo e il lavoro dei singoli Stati per combattere questa pratica, come l’India, storie di spose bambine sono molto comuni. Le ragazze sono costrette al matrimonio quasi ovunque, anche nei Paesi ricchi, ma i numeri sono particolarmente allarmanti nelle zone povere del mondo. Nei Paesi a più basso reddito, il 36 per cento delle ragazze si sposa prima di compiere 18 anni e il 10 per cento prima dei 15 anni.

Questa pratica è spesso il risultato di una radicata disuguaglianza di genere, che rende le ragazze sproporzionatamente colpite dal fenomeno. A livello globale, la prevalenza del matrimonio infantile tra i ragazzi è solo un sesto di quella tra le ragazze.

Un rischio per la salute delle ragazze

Le spose bambine sono private della loro infanzia e questo influisce pesantemente sulla loro vita e la loro salute. Infatti, le ragazze che si sposano prima dei 18 anni hanno maggiori probabilità di subire violenze domestiche e di non finire il proprio ciclo di studi. In particolare, a livello statistico, hanno maggiori problemi di salute rispetto alle loro coetanee, anche a causa delle gravidanze in età puberali. Le spose bambine spesso rimangono incinte durante l’adolescenza, quando il rischio di complicazioni durante la gravidanza e il parto aumenta, per loro stesse e per i loro bambini. Questa pratica può anche isolare le ragazze dalla famiglia e dagli amici ed escluderle dalla partecipazione alle loro comunità, con forti ripercussioni sul loro benessere fisico e psicologico.

Poiché il matrimonio precoce ha un impatto sulla salute, sul futuro e sulla famiglia di una ragazza, questa pratica impone costi economici sostanziali anche a livello nazionale, con importanti implicazioni per lo sviluppo e la prosperità. Diventa quindi una necessità sociale sradicare questo fenomeno.

Quando la dote non è altro che il prezzo della sposa

Il matrimonio infantile è determinato da antichi retaggi culturali e dall’estrema povertà, che costringe milioni di genitori a fare queste scelte. Troppo spesso i genitori danno in sposa le proprie figlie perché non hanno le risorse per prendersene cura, soprattutto in caso di crisi. Una recente indagine sullo stato dell’Afghanistan ha mostrato un’impennata di matrimoni precoci e forzati di bambine in tutto il Paese, perché le famiglie, a corto di denaro, non sono riuscite a sfamare tutti i figli dopo la presa di potere dei Talebani nell’agosto dello scorso anno. In Kenya i numeri sono drammatici: circa il 23 per cento delle ragazze si sposa prima dei 18 anni.

La povertà estrema legata ai cambiamenti climatici e alla pandemia sta mettendo a repentaglio centinaia di migliaia di ragazze, in particolare nei Paesi del Corno d’Africa. Nelle aree più colpite dalla siccità in Etiopia si sta registrando un aumento drammatico dei matrimoni infantili. Molte ragazze in Etiopia rischiano di essere sposate in giovane età, poiché i genitori cercano di trovare risorse extra attraverso la dote della famiglia del marito, sperando che le loro figlie siano nutrite e protette da famiglie più ricche. Nella zona di Hararghe Est, dove vivono 2,7 milioni di persone, i casi di matrimonio precoce sono aumentati del 51 per cento. Anche nella regione dell’Oromia i numeri sono quasi quadruplicati: tra febbraio e agosto 2021 sono stati registrati 672 casi di matrimonio precoce, mentre nei sei mesi tra settembre 2021 e marzo 2022 il numero è salito a 2.282.

L’empowerment economico come strumento di emancipazione

Il matrimonio spesso significa porre fine all’istruzione di una ragazza in giovane età. Le spose bambine raramente apprendono le competenze necessarie per intraprendere un lavoro retribuito e, solitamente, svolgono anche un lavoro di cura non remunerato, occupandosi dei mariti, dei figli e talvolta dei suoceri. Senza un reddito proprio, le spose bambine dipendono dal marito e spesso non possono abbandonare il matrimonio .

Il matrimonio infantile non ha un impatto solo sulle ragazze. Quando metà della forza lavoro potenziale di un Paese non è in grado di contribuire all’attività economica, la società nel suo complesso ne risente. Se le ragazze restano a scuola e non si sposano, possono apprendere le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro e uscire dalla povertà. L’emancipazione economica non solo aumenterà il loro reddito individuale, ma avrà effetti a catena per le loro famiglie, comunità e Paesi.

Cosa si può fare contro il fenomeno delle spose bambine, con ActionAid

Più attività di empowerment destinate a ragazze e bambine ci sono, più è alta la possibilità di porre fine al fenomeno delle spose bambine. Ed è qua che entrano in gioco organizzazioni come ActionAid che, attraverso l’adozione a distanza, lavorano attivamente per queste bambine, sia per fare in modo che continuino ad andare a scuola, sia per sensibilizzare le comunità sull’importanza del rispetto dei diritti delle bambine e delle donne.

Il sostegno a distanza rende possibile avviare interventi a lungo termine per eliminare le cause della povertà, con il fine ultimo di rendere le comunità autosufficienti e indipendenti, liberando le famiglie dalla necessità di fare scelte impensabili, come quella di dare in sposa la propria giovane figlia per poter sopravvivere. ActionAid, organizzazione internazionale indipendente, in Italia dal 1989 e presente in oltre 40 Paesi, si impegna ogni giorno tramite l’adozione a distanza per aiutare tante giovani donne.

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