Il Sudan è stato colpito da inondazioni eccezionali nel corso degli ultimi giorni. Le precipitazioni si sono abbattute con estrema violenza in numerose zone della nazione africana, provocando poco meno di cento morti e la distruzione o il danneggiamento di oltre 100mila abitazioni. Una situazione particolarmente grave, soprattutto per un paese che non dispone di risorse adeguate per fronteggiare emergenze di questo genere.
Heavy seasonal rains and flash floods in Sudan have affected thousands of internally displaced people, refugees and host communities. https://t.co/owxffn10PB
Il Nilo ha raggiunto il record assoluto: 17,57 metri
È per questa ragione che il governo di Khartum ha deciso di dichiarare lo stato d’emergenza sull’insieme del proprio territorio. Secondo quanto riferito dall’agenzia ufficiale Suna, infatti, “il Consiglio di sicurezza e di difesa ha dichiarato l’emergenza per un periodo di tre mesi. L’intero Sudan è dunque considerato ora come un’area colpita da catastrofe naturale”.
La stessa fonte ha precisato nella giornata di sabato 5 settembre che “le piogge e le inondazioni hanno superato ogni record e dobbiamo attenderci un’ulteriore aggravarsi del fenomeno”.
Mezzo milione di persone colpite dalle inondazioni in Sudan
Il ministero dell’Acqua e dell’Irrigazione ha fatto sapere in particolare che il livello del Nilo ha raggiunto i 17,57 metri: si tratta del massimo storico da oltre un secolo, ovvero da quando le rilevazioni vengono effettuate con regolarità sull’importante corso d’acqua che attraversa il Sudan.
Non a caso, l’ultimo bilancio riferito dalla stampa internazionale ha parlato infatti di 99 morti e 46 feriti. Si tratta, in questo senso, di una delle peggiori catastrofi naturali mai patite dal paese africano. Sono d’altra parte ben 16 (su un totale di 18) gli stati della nazione africana colpiti dai fenomeni estremi. E il numero di abitanti che a vario titolo è risultato vittima delle inondazioni è pari a circa mezzo milione.
Non era mai accaduto che la temperatura media globale in un intero anno solare fosse di oltre 1,5 gradi centigradi superiore ai livelli pre-industriali.
Secondo i dati preliminari il 2023 è stato un anno anomalo, in cui l’assorbimento netto della CO2 da parte degli ecosistemi terrestri si è quasi azzerato.
La comunità energetica nata all’inizio degli anni Duemila è diventata un porto sicuro nella Florida esposta alla minaccia degli uragani, grazie a una pianificazione efficiente basata su innovazione e fonti rinnovabili.