
Fa troppo caldo per le sterne, costrette a migrare verso l’Alaska
A causa dell’aumento delle temperature le sterne hanno dovuto effettuare una migrazione eccezionale spostandosi di oltre 1.600 chilometri.
A causa dell’aumento delle temperature le sterne hanno dovuto effettuare una migrazione eccezionale spostandosi di oltre 1.600 chilometri.
Gli abitanti di Shishmaref, piccolo villaggio a nord dello stretto di Bering, hanno deciso di spostare il paese per sfuggire all’innalzamento del mare.
Storica decisione da parte del presidente degli Stati Uniti. Il tanto discusso oleodotto, che avrebbe dovuto collegare il Canada al Golfo del Messico, non si farà.
Barack Obama sbarca in Alaska, partecipa a un reality show estremo e racconta la sua esperienza in un blog. Scopo? Mostrare agli americani e al mondo i cambiamenti climatici.
Gli scienziati non sono ancora riusciti a spiegare la causa dei numerosi spiaggiamenti di cetacei avvenuti negli ultimi mesi.
Centinaia di kayak bloccano la baia di Seattle per impedire alla Shell di raggiungere l’Artico e devastarlo a suon di trivellazioni.
I sei attivisti di Greenpeace sono ancora a bordo della nave che sta trasportando la piattaforma Shell verso l’Artico.
L’Alaska è un fiore all’occhiello, un habitat prezioso da proteggere per le future generazioni. L’amministrazione Obama apre un altro fronte ambientale con il Congresso.
L’orso polare fa sempre più fatica ad accumulare grasso per i mesi più freddi. Ecco perché sempre più cuccioli non superano l’inverno artico.
Presto la Florida sarà sostituita dall’Alaska, più sicura a livello climatico e più stabile.