
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Gli scienziati non sono ancora riusciti a spiegare la causa dei numerosi spiaggiamenti di cetacei avvenuti negli ultimi mesi.
Dallo scorso maggio ad oggi, ben trenta cetacei sono stati trovati morti lungo la costa dell’Alaska. Lo ha reso noto l’agenzia federale statunitense Noaa, (National Oceanic and Atmospheric Administration) che sta indagando sul fenomeno, definito “evento di mortalità inusuale”, ancora senza spiegazione.
Il bilancio, secondo l’agenzia, finora comprende undici balenottere, quattordici megattere, una balena grigia e quattro cetacei non ancora identificati. I numeri sono dunque allarmanti, basti pensare che lo scorso anno i cetacei spiaggiati sono stati solo cinque. “Siamo molto preoccupati per l’elevato numero di balene spiaggiate nella parte occidentale del Golfo dell’Alaska negli ultimi mesi”, ha dichiarato il dottor Teri Rowles, esperto di mammiferi marini della Noaa.
“Anche se non conosciamo ancora la causa di questi spiaggiamenti – ha aggiunto Rowles – le indagini ci forniranno importanti informazioni sullo stato di salute delle balene e degli ecosistemi in cui vivono”. La costa dell’Alaska è vasta e molti tratti sono particolarmente difficili da raggiungere, per questo gli scienziati finora sono riusciti ad analizzare solo una delle trenta carcasse di cetacei segnalate.
Per spiegare l’inusuale moria, è stata ipotizzata una fioritura di alghe tossiche, favorita dall’aumento della temperatura delle acque al largo della costa occidentale.
Al momento però non ci sono prove a sostegno di questa ipotesi, un campione di tessuto di una balena rinvenuta è risultato negativo ad un tipo di tossina prodotta dalle alghe, ma il pessimo stato di conservazione della carcassa non rende affidabile il test. Si tratta del primo caso di mortalità inusuale di cetacei mai rilevato in Alaska, secondo la Nooa potrebbero volerci mesi o perfino anni per stabilire la causa della moria.
I residenti sono invitati a segnalare le balene tramite un sito speciale istituito dalla Noaa e a non toccare le carcasse.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Passi avanti per il Trattato sull’alto mare, stallo sulle estrazioni minerarie, tentativi di riprendere i negoziati sulla plastica: il bilancio della Conferenza Onu sugli oceani (Unoc3) che si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno.
Cosa è successo e cosa possiamo imparare dal crollo del ghiacciaio del Birch.
Le bozze del ddl allo studio del governo prefigurano maglie molto più larghe per le attività venatorie: 44 associazioni chiedono spiegazioni ai ministri.
Il 2 giugno si celebra la Giornata mondiale delle torbiere. Un’occasione per parlare di questi ecosistemi poco conosciuti e silenziosi, ma fondamentali per il clima, l’acqua, la biodiversità e la memoria del nostro Pianeta.
La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, lo scorso anno la deforestazione è stata stabile o in calo in tutti e sei i biomi del Brasile.
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.