
I cibi ultra-processati contribuiscono al declino cognitivo, come riconoscerli
Secondo uno studio, un consumo aumentato di cibi ultra-processati aumenta il rischio di malattie neurodegenerative. Il dottor Attilio Speciani ci spiega come evitarli.
Secondo uno studio, un consumo aumentato di cibi ultra-processati aumenta il rischio di malattie neurodegenerative. Il dottor Attilio Speciani ci spiega come evitarli.
Uno studio statunitense ha osservato la correlazione tra i livelli di antiossidanti nel sangue e l’insorgere di demenza.
L’esposizione prolungata all’inquinamento acustico dovuto al traffico aumenta il rischio di demenza, secondo una ricerca durata oltre un decennio.
Lavorando sui topi, i ricercatori della Fondazione EBRI “Rita Levi-Montalcini” hanno trovato un’anticorpo in grado di ringiovanire il cervello delle cavie e bloccare l’Alzheimer nella prima fase.
I ricercatori dell’Università della California per tre mesi hanno somministrato ai pazienti la curcumina: al termine dell’esperimento la loro memoria era migliorata del 28%. Secondo lo studio la curcuma avrebbe effetti positivi anche sull’umore.
Ne basta una porzione al giorno per allontanare la demenza: una ricerca del Rush university medical center scopre i benefici delle verdure a foglia verde per il cervello.
Un particolare estratto di cacao, il Lavado, è in grado di contrastare l’insorgenza della malattia di Alzheimer. Lo afferma uno studio.
Beppe Grillo ha detto di loro che “hanno trovato l’anello mancante tra inquinamento e tumori”. Stiamo parlando di due ricercatori emiliani, Antonietta Gatti e Stefano Montanari, che abbiamo intervistato.