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Ne basta una porzione al giorno per allontanare la demenza: una ricerca del Rush university medical center scopre i benefici delle verdure a foglia verde per il cervello.
I ricercatori, dopo aver valutato le abitudini alimentari e l’abilità mentale di oltre 950 adulti anziani per cinque anni, hanno rilevato che nei mangiatori abituali di verdure verdi il tasso di declino cognitivo era significativamente ridotto.
L’analisi ha mostrato che coloro che avevano consumato una o due porzioni al giorno di verdure a foglia verde come spinaci, cavoli, bietole avevano le stesse capacità cognitive di una persona di oltre un decennio più giovane; successo che non è stato raggiunto dalle persone non consumatrici di verdura a foglia verde. I risultati hanno tenuto conto di genere, età, istruzione, storia di fumo, esercizio fisico e rischio di Alzheimer accresciuto (in famiglia) delle persone monitorate.
Secondo Martha Clare Morris del Rush university medical center di Chicago, autrice principale dello studio finanziato dal National institutes of health, i benefici per il cervello derivanti dall’assunzione di queste verdure dipendono da alcuni nutrienti chiave, come luteina, acido folico e betacarotene, ma in particolare dalla presenza di vitamina K.
“La nostra analisi ha individuato associazioni molto significative fra salute del cervello e vitamina K: è il primo studio in merito. Inoltre solo un numero limitato di altri studi hanno indagato i legami della luteina, dei folati e del beta-carotene con un più lento declino cognitivo”, ha affermato Morris.
La vitamina K è già conosciuta per la sua efficacia in caso di emorragie, disturbi epatici, coliti, orticarie e nei trattamenti antibiotici che distruggono la flora microbica intestinale. E’ un antiinfiammatorio naturale. La sua carenza favorisce le emorragie e provoca ritardi nella coagulazione del sangue. Oltre alle verdure a foglie verde scuro, anche senape, carciofi e yogurt sono fonti di vitamina K.
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