A che punto è la notte, i più bei cieli notturni in mostra a Segrate e Genova
I cieli stellati immortalati da fotografi ed esperti dei principali osservatori astronomici italiani sono protagonisti della mostra A che punto è la notte.
I cieli stellati immortalati da fotografi ed esperti dei principali osservatori astronomici italiani sono protagonisti della mostra A che punto è la notte.
La fotografia scelta per celebrare il famoso telescopio, che ha cambiato la nostra visione del cosmo, ritrae due nebulose colorate.
Una fan ha lanciato una petizione per intitolare il primo buco nero mai fotografato a Chris Cornell, compianto frontman dei Soundgarden.
L’astrofisico inglese Stephen Hawking è morto a 76 anni. La sua vita dedicata alla scienza e il suo impegno per la lotta ai cambiamenti climatici.
Non solo stelle cadenti, le Perseidi. In questo periodo è possibile ammirare nel cielo notturno anche i grandi giganti del Sistema solare, Giove e Saturno. Per poterli osservare ci sono alcuni luoghi che ancora offrono un cielo sgombro dall’inquinamento luminoso, come Ossana, borgo trentino da poco insignito della prestigiosa certificazione “cielo notturno più bello d’Italia”.
Tra pochissime ore potremo vedere la prima vera superluna del secolo: un fenomeno naturale che ci mostra il nostro satellite più brillante del normale
È la scoperta astronomica più importante degli ultimi tempi. Ancor più del rilevamento di Kepler 452b. Sì, perché Proxima b, così è stato ribattezzato l’esopianeta, orbita intorno alla stella più vicina al nostro sistema solare, ovvero Proxima Centauri. E, cosa più importante, presenta caratteristiche fisiche simili alla Terra. Proxima b si trova a 4,2
La cometa di Natale è nell’immaginario di tutti noi e sembra qualcosa di favolistico e non reale, invece esiste davvero, si chiama C/2013 US10 Catalina ed è una cometa non periodica, come ci fa capire il prefisso C/ che le contraddistingue. Questo termine designa tutte le comete che hanno o orbite paraboliche, ossia con eccentricità uguale a 1,
La Nasa ha reso noto che il telescopio Kepler, lanciato dal 2009, ha osservato un pianeta con caratteristiche simili alla nostra Terra. “Questo straordinario risultato ci porta ad un passo dal trovare un Terra 2.0”.
L’importanza dell’osservazione del cielo presso le popolazioni antiche è stata rivalutata grazie all’archeoastronomia, scienza che studia le conoscenze di astronomia delle popolazioni antiche e le relative connessioni con la vita sociale e religiosa del periodo.