Hello bank! adotta le api di Bee My Future

Hello bank! adotta le api di Bee My Future

Hello bank!, la banca digitale di BNL Gruppo BNP Paribas, leader europeo nei servizi bancari e finanziari, ha deciso di investire in sostenibilità ambientale aderendo al progetto Bee My Future per la tutela delle api.

Miele, l’opera delle operaie

Miele, l’opera delle operaie

Per produrlo, le api aspirano il nettare dei fiori, lo trasformano con sostanze proprie, lo depongono nei favi e lo lasciano maturare. In pratica, una volta bottinato, il nettare viene immagazzinato nell’organo di raccolta dell’ape, dove viene miscelato a enzimi secreti dalle ghiandole salivari, per essere trasportato fino all’alveare. Qui l’ape rigurgita il nettare in bocca ad altre api che continuano

Rigoni di Asiago adotta sei arnie del progetto Bee my Future

Rigoni di Asiago adotta sei arnie del progetto Bee my Future

Nonna Elisa aveva già pensato a tutto. Gli alveari sarebbero stati custoditi da Mario e Paolo, i figli più grandi e avrebbero prodotto il buon miele dell’altopiano: di prato e di melata di abete, dai sapori ricchi e intensi. Certo non pensava di essere un “imprenditore”, come si dice oggi, e di sicuro non avrebbe mai

Marco Zucchetti. Il primo apicoltore di Bee my Future si racconta

Marco Zucchetti. Il primo apicoltore di Bee my Future si racconta

Marco, lei è un apicoltore per passione, ma il suo primo lavoro è un altro. Ci può raccontare da cosa nasce questa passione? Tutto è nato una decina di anni fa quando ho incontrato un signore, un apicoltore di 70 anni che mi ha introdotto agli strumenti del mestiere e mi ha fatto capire come

Ci sono sempre meno api negli Stati Uniti. La Casa Bianca è pronta all’azione

Ci sono sempre meno api negli Stati Uniti. La Casa Bianca è pronta all’azione

La moria di api negli Stati Uniti non si arresta, anzi peggiora. Negli ultimi dodici mesi, il numero di api è calato del 42,1 per cento contro il 34,2 per cento dell’anno precedente (2013-2014) secondo un rapporto preliminare pubblicato mercoledì dal dipartimento americano per l’Agricoltura (Usda). La stima è stata fatta analizzando gli allevamenti gestiti da