
Farm 2050, Google al servizio dell’agricoltura
I giganti del settore hi-tech come Google, Innovation Endeavors e Robotica 3D si impegnano a fornire apporto tecnologico all’agricoltura.
I giganti del settore hi-tech come Google, Innovation Endeavors e Robotica 3D si impegnano a fornire apporto tecnologico all’agricoltura.
La cioccolata, il caffè, il pesce, alcuni tipi di frutta, il vino, i legumi e il mais saranno solo alcuni dei cibi che presto rimpiangeremo. Lo stile di vita dell’uomo sta distruggendo il pianeta rendendo arida la terra che ci nutre. Adattarsi mangiando nuovi alimenti o quelli di tradizioni culinarie differenti non può essere la
Il ministro dell’Ambiente ha chiesto di ridurre l’utilizzo di tosaerba per salvaguardare l’habitat degli insetti impollinatori.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) “Lo stato sull’insicurezza alimentare nel mondo” (State of food insecurity in the World – Sofi 2014), sul pianeta le persone che soffrono la fame sarebbero diminuite di almeno 100 milioni di unità negli ultimi dieci anni e di oltre 200 milioni dal 1990-92.
Dal 5 al 20 luglio, grazie all’iniziativa lanciata da Wwf e Auchan potrai contribuire a salvare il pianeta inviando la tua ricetta “antispreco”.
Peter Menzel e Faith D’Aluisi, marito e moglie, hanno viaggiato in tutto il globo documentando le abitudini a tavola di persone di tutti i ceti sociali, in Paesi diversi, immortalandole in compagnia del loro pasto abituale. Il viaggio è diventato un libro fotografico dal titolo What I eat – Around the World in 80 diets,
Educazione alimentare, rimozione dei grassi idrogenati dai cibi e dalle bevande entro cinque anni, spot proibiti per evitare l’esposizione dei bambini, tassazione su misura per scoraggiare i consumi e, infine, etichette che mostrino i danni del cibo spazzatura per la salute. Due delle maggiori associazioni mondiali, Consumer International e World Obesity Federation, ritengono che l’epidemia di
Un articolo pubblicato sul Washington Post esplora il rapporto esistente tra dieta e salute mentale, un campo scientifico nuovo, come spiega Michael Berk, professore di psichiatria alla Scuola di Medicina dell’Università di Deakin in Australia, ma che mostra chiaramente che il legame tra la qualità di ciò che mangiamo e il nostro benessere psichico esiste.
Con la quantità di cibo che buttiamo ancora prima che arrivi nel piatto, potremmo combattere la malnutrizione. Ecco il rapporto che lo svela.
Quando facciamo la spesa, le nostre scelte di consumo seguono parametri culturali, economici, psicologici, fisiologici e ambientali. Possiamo, ad esempio, acquistare un’arancia perché sappiamo che è ricca di vitamina C, è di stagione, ci piace, siamo stati abituati a mangiarla fin da piccoli e ci è familiare. Per qualcun altro, in un Paese lontano, potrebbe