
Ugo Bardi. I petrolieri ormai sono i deboli, ma non l’hanno ancora capito
Il destino del petrolio è segnato: il picco è già stato superato, non resta che la discesa. Ne parliamo con Ugo Bardi, chimico e accademico.
Il destino del petrolio è segnato: il picco è già stato superato, non resta che la discesa. Ne parliamo con Ugo Bardi, chimico e accademico.
Un cratere si è formato nella Siberia russa dopo un’esplosione che ha rilasciato metano. Lo scioglimento del permafrost potrebbe essere tra le cause.
I Paesi del G20 stanno finanziando il disastro climatico, destinano alle fonti fossili il quadruplo dei fondi stanziati per le rinnovabili. Il nuovo studio di Oil Change International.
I Verdi europei lanciano una mobilitazione contro gli investimenti in carbone, petrolio e gas naturale. In Italia, i riflettori sono tutti su Eni.
Trasformare l’umidità dell’aria in idrogeno. E questo solo grazie all’energia del sole e ad una vernice solare. È quanto hanno sviluppato alcuni ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology (Rmit) che avrebbero realizzato un nuovo materiale, a base di solfuri di molibdeno, in grado di agire come semiconduttore e catalizzare la suddivisione degli atomi di
Guna è l’azienda leader dell’omeopatia in Italia, produce i propri farmaci e distribuisce quelli di alcuni marchi stranieri. Alessandro Pizzoccaro ha fondato Guna insieme alla moglie a soli 25 anni, quando l’omeopatia in Italia era ancora poco conosciuta. Ci ha raccontato questa avventura. “Abbiamo iniziato la nostra attività nel 1983. Mia moglie era ricercatrice in
Un rapporto di Deloitte indica il valore economico della Grande barriera corallina in Australia. Più alto di quello dell’intero settore minerario.
Entro il 2040 le rinnovabili scalzeranno il carbone. È lo scenario di Bloomberg New Energy Finance in cui eolico e solare costituiranno la metà della capacità di generazione installata a livello mondiale.
Nel 2021 verrà lanciato il satellite Merlin, per studiare formazione e concentrazione delle emissioni di metano, il più potente tra i gas serra. La tecnologia sviluppata dai centri spaziali tedeschi e francesi.
È uno stop, seppur parziale, all’esplorazioni petrolifere francesi. E un ulteriore passo verso la transizione energetica della Francia. Il nuovo ministro della Transizione energetica Nicolas Hulot, giornalista ambientale noto per il suo attivismo, ha dichiarato pubblicamente che “non ci saranno nuove esplorazioni petrolifere” e che verrà varata una nuova legge in merito entro l’autunno. Uno