Come il cloud computing può essere a ridotte emissioni di CO2
Da oggi è possibile optare per servizi di cloud computing che sfruttano energia prodotta con ridotte emissioni di anidride carbonica.
Da oggi è possibile optare per servizi di cloud computing che sfruttano energia prodotta con ridotte emissioni di anidride carbonica.
Sempre più colossi hi-tech costruiscono data center in Irlanda, che dovrà rendere la rete in grado di rispondere alla domanda. Ma di quale energia parliamo?
È entrato nella fase due il progetto Natick di Microsoft: un data center sottomarino alimentato al 100 per cento da energia rinnovabile. È questo il nuovo progetto di ricerca della società di Redmond, che così vuole sperimentare nuove soluzioni per fornire servizi cloud ai propri utenti. I data center non sono altro che dei contenitori
Ora l’Apple store della Quinta strada, l’Apple Park di Cupertino, i data center nella contea di Galway, sono alimentati al 100% da rinnovabili. È quanto ha annunciato Apple lo scorso 9 aprile, spiegando come si tratti di “un traguardo che coinvolge negozi retail, uffici, data center e strutture in co-locazione in 43 Paesi, tra cui
È il momento del Bitcoin. Dopo il debutto sulla Cboe Futures Exchange di Chicago di questi giorni, la criptomoneta è uno dei temi economici e finanziari del momento. Ma senza dilungarsi in “future”, “azioni” e “bolle speculative”, c’è chi invece si è chiesto quanta elettricità stia consumando il Bitcoin e quanto incida la produzione di
La promessa è stata mantenuta. Già da anni gli ingegneri di Facebook lavorano per migliorare l’efficienza energetica dei propri data center, tanto che Greenpeace nell’ultimo rapporto “Who is Winning the Race to Build a Green Internet” pone il social network in cima alla classifica per l’uso di energia rinnovabile per i propri sistemi. La lista
Internet e il settore information technology (It) consumano il 7 per cento di tutta l’elettricità mondiale, con una stima di crescita al 12 per cento entro quest’anno. Una domanda che crescerà all’aumentare della rete a livello globale e dei dati scambiati all’interno di essa. Sono questi alcuni dei dati riportati dall’ultimo rapporto “Clicking Clean:Who is Winning
Secondo un’indagine condotta dalla società di ricerca Lux Research, Google e Amazon emetterebbero fino al 30 per cento di CO2 in più rispetto a quella dichiarata.
I data center, in costante crescita, sarebbero responsabili del 2 per cento delle emissioni di gas a effetto serra.
Apple, una delle principali aziende (di informatica e non solo) degli Stati Uniti e del mondo, sta lanciando una serie di iniziative per ridurre il proprio impatto sull’ambiente. L’ultima in ordine cronologico è un piano da 1,9 miliardi di dollari (circa 1,7 miliardi di euro) per la realizzazione di due data center in Europa che