
Come la siccità uccide centinaia di elefanti in Kenya
205 elefanti sono deceduti in Kenya a causa della mancanza di acqua. La siccità crea problemi anche per altre specie animali africane.
In Africa esistono due specie di elefanti: l’elefante di savana e l’elefante di foresta. Il primo è ritenuto “in pericolo” di estinzione dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), mentre il secondo è addirittura “in pericolo critico”, il più alto livello di allarme. Appena mezzo secolo fa, nel continente africano vivevano circa 1,5 milioni di elefanti. Stando all’ultimo censimento del 2016, ora ce ne sono soltanto 415mila. Le minacce più serie per i pachidermi sono la crisi climatica e la conseguente siccità, il bracconaggio dovuto in larga parte alla domanda di avorio, la perdita di habitat e i conflitti con la popolazione locale. Per salvarli, è necessario istituire aree protette dove possano vivere al sicuro e indisturbati.
205 elefanti sono deceduti in Kenya a causa della mancanza di acqua. La siccità crea problemi anche per altre specie animali africane.
Lo Zimbabwe ha deportato 2.500 animali selvatici dai parchi del sud a quelli del nord. La causa è la siccità dovuta alla crisi climatica.
L’asta sarà aperta a cacciatori locali e internazionali e consentirà di uccidere 83 elefanti in tutto il territorio del Botswana.
Tre milioni di euro in avorio, corni di rinoceronte e squame di pangolini sono stati sequestrati negli Stati Uniti e nella Rdc grazie all’analisi del dna degli elefanti.
La vita di migliaia di elefanti di savana è in pericolo a causa della ricerca di nuovi pozzi di petrolio nell’area del delta dell’Okavango, tra Namibia e Botswana.
Sia l’elefante di foresta sia quello di savana, per la prima volta inclusi entrambi nella lista rossa della Iucn, rischiano di scomparire. Quali sono le cause e le soluzioni.
I 300 elefanti trovati morti in Botswana tra maggio e giugno di quest’anno potrebbero essere deceduti dopo aver ingerito una tossina prodotta dalle alghe presenti nelle pozze d’acqua.
In Congo un bracconiere è stato condannato a 30 anni di prigione. L’uomo ha ucciso più di 500 elefanti e ha partecipato a scontri armati contro i ranger.
Tutto il mondo è rimasto affascinato dalla storia di Patrick Kilonzo Mwalua, il keniano che percorreva decine di chilometri a bordo di uno sgangherato furgone a noleggio pur di portare da bere agli animali durante la siccità. Lo abbiamo intervistato per farci raccontare il suo nuovo progetto.
Il governo del Botswana ha venduto all’asta le vite di trecento elefanti in cambio di cospicue somme di denaro da parte di facoltosi cacciatori di trofei.