
Australia, persa in 25 anni metà dei coralli della Grande barriera
Uno studio lancia un nuovo allarme sulla Grande barriera: persa in 25 anni la metà dei coralli, principalmente a causa dei cambiamenti climatici.
Uno studio lancia un nuovo allarme sulla Grande barriera: persa in 25 anni la metà dei coralli, principalmente a causa dei cambiamenti climatici.
La barriera corallina più grande al mondo è minacciata dai cambiamenti climatici, ma ci sono delle strategie che potrebbero contribuire al suo salvataggio.
Vaste aree della barriera sono state vittima di uno sbiancamento di massa, simile a quelli che tra il 2016 e il 2017 ne distrussero quasi metà.
In Spagna è stata scoperta da due ricercatori una “strategia di sopravvivenza” dei coralli di fronte alle ondate di caldo eccezionali.
Il curioso fenomeno è stato ripreso da alcuni velisti australiani nei pressi delle isole Tonga. Si ipotizza sia stata un’eruzione vulcanica.
La troupe francese, durante le riprese, avrebbe contribuito a bloccare la linea ferroviaria che collega la miniera di carbone Adani al porto di Abbot Point.
La Fondazione Tiffany & co. ha donato un milione di dollari alla Great Barrier Reef Foundation per proteggere e ripristinare la barriera corallina minacciata dai cambiamenti climatici.
Nuovo studio conferma che l’ondata di calore del 2016 ha causato lo sbiancamento e la conseguente morte di un terzo della Grande barriera corallina australiana. Un cambiamento considerato irreversibile.
È il patrimonio dell’umanità più ricco di biodiversità, ma sono molti i pericoli che la minacciano. Per questo il governo australiano sceglie di investire nella Grande barriera corallina e negli esperimenti sulla resilienza dei coralli.
“Ascolta, guarda e agisci” è il motto di Greenpeace Australia Pacific. I bit del produttore Flume arrivano fin sul fondale oceanico, per dare nuova vita alla Grande barriera corallina.