GreenItaly 2015, panoramica sulla green economy italiana
È stato presentato a Roma il rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere sulla green economy in Italia. In aumento del 15% i “lavori verdi”.
È stato presentato a Roma il rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere sulla green economy in Italia. In aumento del 15% i “lavori verdi”.
Prodotta da Fulgar, è una fibra tessile di derivazione naturale ideale per la realizzazione di capi sportivi. Secondo l’azienda: “rivoluzionerà il settore”.
Ogni italiano differenzia 51,7 chilogrammi all’anno di carta e cartone, in aumento rispetto al 2013. Comieco da 30 a fianco dei Comuni per ottimizzare la raccolta differenziata.
Dopo essere stati i primi a mettere fuorilegge le buste di plastica, ora in Italia tocca all’industria e alla filiera gestire gli imballaggi in bioplastica.
Lo scarto non finisce in discarica, ma viene recuperato e riutilizzato. Le acciaierie del gruppo Abs recuperano 150 mila tonnellate l’anno di scorie.
5 turbine a circa 30 chilometri dalle coste del Rhode Island, produrranno 30 megawatt di energia rinnovabile per alimentare l’intera isola.
Al via l’edizione 2015 del Bando Prevenzione, concorso che premia le aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggi che investono negli eco-imballaggi.
Un brevetto tutto italiano, una collaborazione unica tra Lavazza e Novamont. Aziende che hanno scommesso sulla bioeconomia e su un caffè un po’ più eco.
È ormai una corsa quella di alcuni Paesi verso un’economia circolare, dal benessere diffuso e dall’uso razionale delle risorse. A che punto è l’Italia?
Aumentare la competitività e l’innovazione aziendale. Scommettere su nuovi progetti per risollevare l’economia. I dati regionali sono confortanti.