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Ford taglia i consumi di acqua ed energia dai processi produttivi
La casa automobilistica, prima nel settore a partecipare al rating di Cdp, raggiunge gli obiettivi posti a inizio millennio.
Perché il processo produttivo nell’industria tagli realmente emissioni e consumi energetici, non bastano certo i proclami e i buoni intenti. C’è bisogno che organi esterni e indipendenti certifichino l’impegno ambientale dei gruppi industriali.
È quello che ha fatto Ford Motor Company, che di recente ha ricevuto il rating più elevato possibile per la gestione delle risorse idriche. Ad analizzare le politiche ambientali messe in campo dal gruppo il Cdp (Carbon disclousure proect), associazione che aiuta imprese e nazioni a ridurre i propri impatti sull’ambiente.
Secondo i dati forniti da Ford, la casa automobilistica ha ridotto del 62 per cento l’utilizzo di acqua negli impianti in tutto il mondo, per un risparmio di oltre 35 miliardi di litri, raggiungendo gli obiettivi posti per il 2016 con 2 anni di anticipo.
“La necessità che le aziende implementino misure di controllo e gestione delle risorse idriche è oggi più urgente che mai”, ha dichiarato Cate Lamb, di Cdp. “Ci congratuliamo con Ford Motor Company per aver ottenuto il rating ‘A’, che testimonia quanto l’azienda abbia risposto alla necessità globale, da parte dei mercati, di una maggiore consapevolezza ambientale, compiendo passi importanti verso la realizzazione di economie più sostenibili”.
Non solo acqua. Anche l’energia è un settore nel quale la casa dell’ovale blu ha dato più attenzione: entro il 2016 infatti ha confermato che ridurrà del 25 per cento i consumi rispetto al 2011. Un quarto in 5 anni. Obiettivo raggiunto solo grazie a un investimento di 23 milioni di euro. Gli impianti tedeschi ad esempio sono dotati di un sistema di recupero dell’energia termica prodotta dai forni utilizzati per l’asciugatura di telai e pannelli dopo la verniciatura.
“Continuare a trovare modalità innovative per ridurre l’utilizzo delle risorse è per Ford una sfida importante, che assume una dimensione ancora più rilevante in un’industria, quella dell’auto, che tradizionalmente impiega grandi quantità di energia”, ha spiegato Richard Douthwaite, responsabile energy management di Ford Europa. “Recuperare l’energia inutilizzata generata dai forni di verniciatura è uno fra i tanti ingegnosi interventi che abbiamo eseguito per ottimizzare la nostra domanda di energia e ridurre l’impronta ambientale dei nostri impianti di produzione”.
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