Cosa sappiamo del lavoro minorile in Italia
Il lavoro minorile in Italia esiste: riguarda 69.601 ragazzi e ragazze tra i 15 e i 17 anni, ma molti altri hanno iniziato prima dell’età legale consentita.
Il lavoro minorile si riferisce all’impiego di bambini e adolescenti in attività economiche o lavorative, spesso in condizioni che violano i loro diritti fondamentali, come il diritto all’istruzione, alla salute e alla protezione. Questa pratica può privare i minori della loro infanzia, esporli a rischi fisici e psicologici e perpetuare il ciclo della povertà. È considerato una violazione dei diritti umani e degli standard internazionali del lavoro e viene combattuto attraverso leggi, politiche e programmi che promuovono l’istruzione, la protezione sociale e l’accesso a opportunità sicure per i minori.
Il lavoro minorile in Italia esiste: riguarda 69.601 ragazzi e ragazze tra i 15 e i 17 anni, ma molti altri hanno iniziato prima dell’età legale consentita.
La schiavitù moderna è un problema reale in varie zone del mondo. E riguarda anche i paesi del G20, perché importano beni che sono frutto di lavoro forzato.
Almeno 11mila bambini dai 5 ai 17 anni vengono sfruttati in Madagascar per estrarre la mica, un minerale brillante che viene esportato e usato da aziende elettroniche e di cosmetici in tutto il mondo.
Schiave sessuali, bambini soldato, uomini costretti ai lavori forzati. Sono quasi 25mila le vittime della tratta di esseri umani nel mondo.
In Burkina Faso la febbre dell’oro ha portato intere famiglie a dedicarsi alla sua ricerca in condizioni dure, compresi i bambini. Una ong è lì per assicurare istruzione e cure mediche. L’editoriale di Terre des Hommes.
La Giornata è nata per contrastare il lavoro minorile, fenomeno che, in alcuni dei paesi più poveri del mondo, affligge un bambino su quattro.
Ci sono pro e contro, nel pubblicare immagini controverse come queste 50 foto. Alcuni le condivideranno coi loro social per dar visibilità al problema, altri non vorranno rovinare la giornata ai loro follower. Alcuni diranno che feriscono la sensibilità di chi le vede, altri che è l’unico modo con cui raggiungere il mondo intero. Ad
Secondo il nuovo rapporto di Amnesty International Apple è l’azienda tecnologica più impegnata nei controlli sulla provenienza di materie prime come il cobalto.
Non bisogna essere amanti della montagna per conoscere Patagonia, il marchio di abbigliamento e attrezzatura outdoor fondato dall’avventuriero diventato imprenditore Yvon Chouinard nel 1973. Oltre alla qualità dei suoi prodotti, l’azienda californiana è conosciuta per il suo impegno per la sostenibilità. Ora infatti detiene un primato importante, di essere il più grande produttore di abbigliamento negli
Moda e sostenibilità. Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo modo di concepire l’industria dell’abbigliamento, dall’impatto socio-ambientale alle certificazioni.