
Congo, condannato un bracconiere a 30 anni di carcere. Ha ucciso più di 500 elefanti
In Congo un bracconiere è stato condannato a 30 anni di prigione. L’uomo ha ucciso più di 500 elefanti e ha partecipato a scontri armati contro i ranger.
In Congo un bracconiere è stato condannato a 30 anni di prigione. L’uomo ha ucciso più di 500 elefanti e ha partecipato a scontri armati contro i ranger.
Nell’attentato a un convoglio di civili scortato dai ranger, ad opera di una milizia ribelle Hutu, sono state uccise diciannove persone.
La donna è diventata la più anziana junior ranger del parco, il suo compito sarà quello di promuovere le meraviglie del Grand Canyon.
In Africa le squadre cinofile affiancano i ranger nella ricerca dei bracconieri, con risultati sorprendenti.
I ranger sono caduti vittima di un’imboscata mentre si trovavano nel più importante santuario della fauna selvatica della Repubblica Democratica del Congo.
Una guerra silenziosa, che sta mietendo vittime sia tra i gorilla, ormai scomparsi, sia tra chi sta tentando di proteggerli, i ranger.
Nel Parco nazionale di Garamba tre ranger sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco con i bracconieri. La Repubblica Democratica del Congo si conferma uno dei paesi più pericolosi per gli animali e per le persone che si occupano di conservazione.
Nel Kruger National Park due cacciatori sono morti in uno scontro a fuoco con i ranger del parco.
In Sudafrica saranno utilizzati dei droni per contrastare il fenomeno del bracconaggio dei rinoceronti.
Il presidente americano Barack Obama ha annunciato la volontà di creare una task force per contrastare il bracconaggio e il traffico di avorio.