Andrea Pastorelli, direttore generale di Teach for Italy, spiega come giovani talenti possano diventare agenti di cambiamento nelle scuole svantaggiate.
Congo, uccisi nel parco di Virunga 5 ranger e un autista che proteggevano i gorilla
I ranger sono caduti vittima di un’imboscata mentre si trovavano nel più importante santuario della fauna selvatica della Repubblica Democratica del Congo.
Sono centosettanta i ranger assassinati negli ultimi venti anni nel parco nazionale di Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo, patrimonio dell’Unesco e che ospita alcuni degli ultimi esemplari di gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei). Sono i numeri di una guerra, una guerra silenziosa, combattuta lontano dai nostri occhi e dalle cui sorti dipende la sopravvivenza di queste enormi e bellissime scimmie antropomorfe. Lo scorso 9 aprile il parco ha vissuto il più violento attacco della sua storia, cinque ranger e un autista, ragazzi che avevano tra i 22 e i 30 anni, sono stati uccisi in un’imboscata, mentre un sesto ranger, seppur ferito in maniera grave, è sopravvissuto.
Rischiare la vita per i gorilla
I ranger e gli altri dipendenti del parco, guidati dal direttore Emmanuel de Mérode, rischiano quotidianamente la vita per proteggere i gorilla di montagna e la preziosa biodiversità della riserva naturale dagli attacchi dei bracconieri. “Siamo profondamente rattristati per la perdita dei nostri colleghi – ha dichiarato Emmanuel de Mérode – il parco di Virunga ha perso alcuni ranger straordinariamente coraggiosi che erano impegnati a lavorare al servizio delle loro comunità. È inaccettabile che i ranger di Virunga continuino a pagare il prezzo più alto in difesa del nostro patrimonio comune”.
Leggi anche: Anche i gorilla alla notte degli Oscar, nomination per Virunga
Chi sono i responsabili
I funzionari del parco credono che l’attacco sia opera delle milizie popolari Mai Mai. Sono in molti però a non vedere di buon occhio il lavoro dei ranger, dai gruppi armati ribelli, ai bracconieri, fino all’industria del carbone. Bracconaggio e terrorismo sono strettamente legati e spesso i proventi della caccia illegale servono a finanziare le attività dei gruppi armati.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le guerre scatenate dagli stati ci riportano a prima del 1945 e la tecnologia digitale favorisce le discriminazioni: non ci resta che la mobilitazione dal basso.
Si chiamava Saly, aveva cinque anni. Nello scatto vincitore del World press photo 2024, il concorso di fotogiornalismo più importante al mondo, non si vede un centimetro del suo corpo senza vita. E non si vede nemmeno il volto della zia, Ines Abu Maamar, che lo stringe forte a sé. Mohammad Salem, fotografo dell’agenzia Reuters,
L’Europa ha varato il nuovo Patto migrazione e asilo: solidarietà solo volontaria tra Paesi, migranti trattenuti alle frontiere esterne dell’Unione.
Il Bundestag ha depenalizzato la cannabis a scopo ricreativo, ponendo Berlino fra le capitali con le leggi più “rilassate” di tutta l’Unione europea. L’Italia resta in fondo, smarrita in un dibattito ideologico.
La procura spagnola ha chiesto due anni e mezzo per Rubiales per abuso sessuale e per aver provato a fare pressioni sulla calciatrice.
All’1:30 circa (ora locale) del 26 marzo, una nave mercantile ha urtato il ponte Francis Scott Key di Baltimora, facendolo crollare.
Oltre 300 milioni di persone hanno accolto il Nawruz, il Capodanno persiano che celebra la primavera con balli, canti, cibo e riti spettacolari.
Per la prima volta il World happiness report scorpora i risultati per età. Svelando come, negli Stati Uniti e non solo, i giovani siano sempre meno felici.