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Nel Kruger National Park due cacciatori sono morti in uno scontro a fuoco con i ranger del parco.
Il Kruger National Park, in Sudafrica, è una sconfinata riserva naturale, dove la savana dell’Africa meridionale è ancora pressoché intatta e che ospita tutti i principali mammiferi terrestri africani. Nel parco vive la più grande popolazione di rinoceronti del mondo, proprio per questo è costante teatro di sanguinosi scontri tra i bracconieri e i ranger incaricati di proteggere gli animali.
La scorsa settimana in uno scontro a fuoco due bracconieri di rinoceronti sono stati uccisi dai ranger del parco. “C’è stata una sparatoria e due dei tre sospetti bracconieri di rinoceronti sono stati uccisi”, ha dichiarato William Mabasa, portavoce dei parchi naturali del Sudafrica, il terzo sospetto è invece riuscito a fuggire.
La grande domanda di corno di rinoceronte, soprattutto in Asia (dove gli attribuiscono inesistenti capacità curative), fa sì che abbia raggiunto un elevato valore economico e spinge molte persone a tentare la via del guadagno nel bracconaggio. I bracconieri che operano nel parco Kruger sono spesso provenienti dal vicino Mozambico, uno dei paesi più poveri al mondo. Negli ultimi cinque anni i ranger del Kruger National Park avrebbero ucciso quasi 500 cacciatori di frodo mozambicani.
I bracconieri sono spesso equipaggiati con armi pesanti, come fucili mitragliatori, ma i ranger sono autorizzati a sparare. Nonostante la serrata protezione il Sudafrica sta vivendo una drammatica crisi di bracconaggio di rinoceronti che potrebbe portare la specie all’estinzione. Oltre 1.020 rinoceronti sono stati uccisi nel 2014 nei parchi sudafricani, di cui 700 nel solo parco Kruger.
La mattanza di pachidermi ha spinto il governo a intensificare la sorveglianza del parco, attualmente sono circa 4mila i ranger che presidiano il Kruger, e ad adottare diverse contromisure, come tagliare preventivamente i corni agli animali o spostarli in aree più sicure.
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