Soia, tutto quello che c’è da sapere sull’impatto ambientale delle coltivazioni intensive
La produzione di soia è tra le cause principali di deforestazione nei paesi tropicali e la maggior parte è destinata agli allevamenti intensivi.
La produzione di soia è tra le cause principali di deforestazione nei paesi tropicali e la maggior parte è destinata agli allevamenti intensivi.
Uno studio americano ipotizza che all’espansione delle coltivazioni di soia in Brasile sia associata un’aumentata mortalità dei bambini per cancro a causa dell’esposizione ai pesticidi.
Per la transizione verso sistemi alimentari sostenibili occorre diminuire la produzione di proteine ad alto impatto ambientale e climatico: dai legumi agli insetti, abbiamo raggruppato in una lista le alternative proteiche alla carne.
Un’inchiesta giornalistica ha denunciato che il colosso Jbs avrebbe acquistato soia e mais da coltivazioni su terreni deforestati illegalmente per nutrire polli esportati in tutto il mondo.
La soia contribuisce alla deforestazione e senza rendercene conto la consumiamo in carne, pesce e derivati animali perché viene utilizzata per i mangimi.
La moratoria per proteggere la foresta amazzonica dalle coltivazioni di soia è stata ritenuta come una vittoria. Nonostante ciò, ha alcuni punti deboli.
Con l’aumento della domanda di carne, cresce anche quello di mangimi a base di soia, con effetti drammatici sugli animali e l’ambiente.
Secondo uno studio giapponese, il consumo di alcuni alimenti nei Paesi del G7 è causa di deforestazione con una media di quattro alberi per persona.
Mentre l’Amazzonia brucia, legno, soia e carne inondano i nostri mercati. Nella puntata di Presadiretta dell’8 febbraio si indagano i meccanismi di questo sistema corrotto.
Un accordo tra i commercianti di soia ha fatto sì che in dieci anni siano stati risparmiati 18mila chilometri quadrati di terra dalla deforestazione in Amazzonia.