![Spighe verdi 2024, 75 i comuni premiati per lo sviluppo rurale sostenibile](https://cdn.lifegate.it/9z98nuBB4TJOiHfgetJnZh-cqdg=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/la-fortezza-di-gavi.jpg, https://cdn.lifegate.it/3UQ28dKV7W7v0kB6uZEPEB6GPMs=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/la-fortezza-di-gavi.jpg 2x)
Il Piemonte è la regione italiana che vanta il maggior numero di comuni rurali Spighe verdi con un’attenzione spiccata alla sostenibilità.
Mentre l’Amazzonia brucia, legno, soia e carne inondano i nostri mercati. Nella puntata di Presadiretta dell’8 febbraio si indagano i meccanismi di questo sistema corrotto.
Ultimo aggiornamento: 9 febbraio 2021
513.016 chilometri quadrati di foresta amazzonica sono andati distrutti fra il 2000 e il 2018, un’area equivalente alla superficie della Spagna. Se consideriamo che il 73 per cento della deforestazione nelle aree tropicali e subtropicali è opera di chi vuole fare spazio a pascoli o terreni agricoli, non è difficile concludere che i colpevoli siano soprattutto i paesi che importano prodotti come legname, soia e carne.
Per capire quali sono le dinamiche in base alle quali stiamo inesorabilmente perdendo il nostro polmone verde, un team di reporter di Presadiretta, il programma televisivo condotto dal giornalista Riccardo Iacona, è volato in Brasile per documentare come gli incendi dolosi e il sistematico disboscamento illegale, l’omertà e lo smantellamento della polizia ambientale, stiano purtroppo “vincendo la partita contro l’Amazzonia”.
Centinaia di migliaia di chilometri quadrati di foresta pluviale scompaiono anno dopo anno per finanziare gli interesse di agricoltori e allevatori sostenuti dalle politiche del presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Il quale, non a caso, è stato denunciato per crimini contro l’umanità dai leader indigeni Raoni Metuktire, capo della tribù Kayapó, e Almir Narayamoga Surui, capo della tribù Surui Paiter.
Nella puntata di Presadiretta di lunedì 8 febbraio, che si può comodamente rivedere su Raiplay, abbiamo l’opportunità di prendere parte anche noi a questo viaggio attraverso immense distese di campi dedicati alla monocoltura della soia e ai pascoli per i bovini, dove un tempo c’era la vegetazione. In quest’inchiesta, dal titolo “Guerra all’Amazzonia”, il team di reporter ha seguito le operazioni della polizia ambientale, ha intercettato il traffico illegale di legname, ha seguito la rotta della soia fino ai porti fluviali dai quali parte, diretta verso il resto del mondo.
Inoltre, nella seconda parte della puntata vengono presentate le conclusioni di una seconda indagine, “Troppa carne a buon mercato”, con l’obiettivo di determinare il costo ambientale e la provenienza della carne brasiliana, di cui siamo i primi importatori in Europa: siamo sicuri che non arrivi da pascoli illegali che hanno contribuito alla deforestazione in Amazzonia? Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che anche gesti semplici e banali che compiamo quotidianamente possono avere un grande impatto sul Pianeta. A partire da quello che acquistiamo al supermercato e mettiamo nel piatto ogni giorno.
“Guerra all’Amazzonia” e “Troppa carne a buon mercato” sono un racconto di Riccardo Iacona con Marcello Brecciaroli, Alessandro Macina, Irene Sicurella, Fabrizio Lazzaretti.
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