Canna e lenza, così la pesca dei tonni alle Maldive garantisce la prosperità dei pesci
Il 65 per cento della pesca dei tonnetti striati alle Maldive si fa con canna e lenza per proteggere il mare e garantire un futuro alle prossime generazioni.
Il 65 per cento della pesca dei tonnetti striati alle Maldive si fa con canna e lenza per proteggere il mare e garantire un futuro alle prossime generazioni.
Il piano ambientale strategico e operativo di Mare Aperto e della spagnola Jealsea, riunito sotto il logo WeSea, si articola in cinque linee d’azione, volte alla salvaguardia del mare e alla sostenibilità della pesca.
Lo status di “minacciato” è stato esteso a 15 nuove specie tra cui il tonno rosso del Pacifico, il pesce palla cinese e un camaleonte della Tanzania.
Belize, Figi, Panama, Togo e Vanuatu, destinatari nel 2012 di un avvertimento della Commissione europea insieme allo Sri Lanka, ce l’hanno fatta: hanno affrontato il problema e adottato misure contro la pesca illegale. Il Belize, dunque, verrà rimosso dall’elenco dei Paesi terzi non cooperanti nella lotta contro la pesca vietata e cesseranno le misure commerciali
Nome comune del tonno e, novità, anche quello scientifico sono sempre più presenti in etichetta; undici dei marchi venduti comunemente in Italia hanno inserito indicazioni chiare sull’area di pesca e alcuni (Calvo/Nostromo, Mare Blu e Generale Conserve/As do Mar) si sono spinti oltre, specificando con quale metodo è stato catturato il pesce. E’ questo il
L’Europa ha adottato misure più severe e ridotto la durata della campagna di pesca per proteggere il tonno rosso dall’estinzione.
Tutelare l’ambiente marino e di conseguenza l’industria ittica, è l’obiettivo di Friend of the Sea. L’associazione certifica i prodotti da pesca e acquacoltura controllati e a minore impatto ambientale.
Nel giro di una sola generazione le principali risorse ittiche si sono ridotte del 90%. Nonostante i nostri mari offrano centinaia di specie commestibili, quelle che effettivamente vengono consumate sono poco più di una decina (tonno, pesce spada, merluzzo, salmone, gamberi, solo per citarne alcune). Il danno che si crea è duplice: da una parte
Abbiamo chiesto ad Alessandro Giannì, responsabile della Campagna Mare di Greenpeace Italia, di darci qualche suggerimento su cosa possono fare i consumatori italiani per mangiare bene e preservare le risorse ittiche. “Sulla pesca al tonno del Mediterraneo, bisogna chiarire che essa e’ in grandissima parte orientata verso il mercato giapponese. Quei pochi prodotti con tonno
“Il tonno rosso rischia di scomparire, per la pesca eccessiva e per il boom del suo allevamento, una pratica che sta mettendo in crisi l’intera specie del Mediterraneo”, denunciano associazioni ambientaliste (Wwf e Greenpeace) che chiedono una moratoria per i nuovi impianti. Sul banco degli imputati Croazia, Malta, Francia, Tunisia, Algeria e l’Italia, con i