
Il design deve essere al servizio dello sviluppo sostenibile. Il progetto realizzato dalla Arte Fatto Onlus nell’oasi di Figuig, in Marocco, sfrutta il potenziale economico delle tessitrici.
Se volete vivere a basso impatto sull’ambiente girando il mondo, forse una tiny house – letteralmente “casa piccola” – è quello che fa per voi.
Quella della casa ecologica su ruote sta diventando una vera moda, sia negli Stati Uniti, sia in Europa, dove sono nate associazioni che raggruppano i viaggiatori e siti, come il Tiny house Europe, che ne spiegano anche i vantaggi legati al business.
Se il concetto è quello della roulotte, non lo è il design. Le piccole case su ruote al loro interno sembrano cottage, appartamenti moderni o dimore in stile giapponese, con ogni tipo di comfort. Generalmente si articolano su due piani (quello superiore è dedicato alla camera da letto) e non hanno nulla da invidiare alle dimore ben ancorate al terreno, con salottini, elettrodomestici di ultima generazione, cucine con penisola e parquet sul pavimento. Sono lunghe da 5,5 metri a 7,5 metri circa e hanno una superficie calpestabile che viaria tra i 15 e i 19,5 metri quadrati circa.
Perfetta per scrittori, grafici, designer e per tutti quelli che svolgono un lavoro intellettuale che non ha bisogno di nient’altro se non della rete, la tiny house consente di girare il mondo a costi abbastanza contenuti: i siti statunitensi e britannici la vendono per circa 60.000 dollari (poco più di 50.000 euro), ma è possibile ridurre ulteriormente i costi (di quasi la metà) se la si costruisce da sé.
Le associazioni propongono infatti corsi di uno o più giorni per imparare tutto quello che c’è da sapere sulla costruzione delle case mobili, al fine di personalizzarle al massimo. Il fai da te permette infatti anche di scegliere materiali di recupero o di optare per impianti solari temici e fotovoltaici.
Vivendo in una Tiny house, anche i consumi si riducono: il serbatoio dell’acqua non supera, per esempio, i 40 litri al giorno, costringendo chi la abita a non sprecare. E se i fornelli sono a induzione, ci si può anche scordare della bombola del gas.
Anche l’impatto paesaggistico è molto basso. di nuovo, il paragone con la roulotte è inevitabile: anche se entrambe possono portare il viaggiatore pressoché ovunque, su una spiaggia deserta, in un bosco, in riva a un lago, una delle due sembra un'”intrusa”, l’altra sembra appositamente pensata per essere costruita lì.
Per saperne di più:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il design deve essere al servizio dello sviluppo sostenibile. Il progetto realizzato dalla Arte Fatto Onlus nell’oasi di Figuig, in Marocco, sfrutta il potenziale economico delle tessitrici.
Dalla pasta di pane, alimento tipico della cucina italiana, è possibile creare una lampada da tavolo. Il segreto consiste nel trovare la giusta “ricetta”.
Ilaria Fendi e Vibram insieme per una moda etica ed ecologica: il progetto di borse e accessori in gomma di recupero è stato presentato ieri a Milano
Non c’è un limite all’ultra fast fashion e, dopo Shein che inquina ogni anno come 180 centrali a carbone, ora è la volta di Temu, accusato di sfruttamento
10 consigli per effettuare un cambio di stagione efficace e funzionale: il cambio armadio perfetto per le tue esigenze!
Quando la fantasia incontra la realtà: ecco le “case da hobbit” più ecologiche del mondo.
A New York è stato realizzato un locale moderno e trendy utilizzando… mobili vecchi. Guardate che bel risultato
Materiali riciclabili dal disegno unico, moderno. Materiali lavorati e assemblati nel minor impatto possibile. Anche l’arredo casa può essere sostenibile.
Scambiarsi abiti e accessori, anche di lusso, (quasi) senza spendere un euro, rispettare l’ambiente e fare nuove amicizie. Accade allo swap shop di Milano.