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La Torre Eiffel è diventata anche fonte di elettricità rinnovabile grazie a due turbine eoliche che rispettano il profilo del monumento.
Non ci sono dubbi: Parigi quest’anno è la capitale dell’ambiente. In attesa di ospitare i negoziati delle Nazioni Unite sul clima, uno dei simboli della metropoli e della Francia intera, la Torre Eiffel, è stato ristrutturato in chiave sostenibile dopo 126 anni di “elevata” carriera grazie all’installazione di due turbine eoliche verticali che producono energia rinnovabile.
La torre è stata costruita per l’esposizione universale che si è tenuta a Parigi dal 6 maggio al 31 ottobre del 1889, in occasione del centenario della rivoluzione francese. La sua collocazione originaria doveva essere Barcellona che, però, decise di farne a meno. Così l’ingegner Gustave Eiffel dovette traslocare il progetto nella capitale francese dove fu eretta nel giro di due anni. La struttura di ferro è alta 324 metri e doveva rimanere per poco tempo prima di essere smantellata, salvo poi diventare il monumento che rappresenta la Francia nel mondo.
Il nuovo profilo della Torre Eiffel è stato realizzato a febbraio dalla società americana Urban green energy (Uge) in collaborazione con la Société d’exploitation de la Tour Eiffel (Sete). Dopo uno studio accurato, le due turbine sono state posizionate a circa 120 metri da terra per meglio intercettare i venti che sferzano Parigi e sono in grado di generare fino a 10mila chilowattora di elettricità all’anno, consumati dalle attività commerciali presenti al primo piano della torre.
Le turbine sono silenziose e dello stesso colore del ferro di cui è fatta la torre per non intaccare il profilo della struttura agli occhi dei visitatori, hanno precisato le due società. “La Torre Eiffel è probabilmente l’icona architettonica meglio ristrutturata al mondo e noi siamo orgogliosi che le nostre tecnologie avanzate siano state scelte per un futuro più sostenibile”, ha detto Nick Blitterswyk, direttore esecutivo di Uge.
La scelta di installare le turbine eoliche è solo l’ultima in chiave sostenibile. In passato era stata dotata di illuminazione a LED e di un pannello solare termico di dieci metri quadrati che scalda circa la metà dell’acqua (in parte recuperata dalle precipitazioni) usata dai due piani che ospitano negozi e ristoranti.
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