Training for circularity: per Erion Weee l’economia circolare passa dalla (in)formazione dei giovani professionisti

Con il progetto “Training for circularity – Borse di studio” ecco 10 borse di studio per nuove professionalità nel settore dei Raee e del green marketing.

  • L’Italia è tra i paesi più virtuosi nel riciclo, ma sui Raee le cifre variano molto a seconda dei settori.
  • Erion Weee ha lanciato Training for circularity per investire in formazione e informazione.
  • Previste 10 borse di studio per nuove professionalità legate all’economia circolare.

Formare giovani professionisti nel campo dell’economia circolare e della sostenibilità. È con questo obiettivo che Erion Weee, il consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), insieme al Cdca (Centro di documentazione sui conflitti ambientali) e al dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha lanciato il progetto “Training for circularity – borse di studio (Weee edition): 10 borse di studio per laureati pensate per promuovere nuove professionalità nel settore dei Raee e del green marketing.

economia circolare
Dai modelli di business più innovativi all’utilizzo di nuove tecnologie. Al Circular economy summit si sono definite le opportunità dell’economia circolare © iStock

Coniugare informazione e formazione 

L’Italia rimane un passo avanti rispetto ai suoi competitor europei nell’economia circolare, ponendosi in testa assieme alla Francia, nella classifica delle 5 principali economie europee. Nel 2020 il tasso di utilizzo circolare della materia nell’Unione Europea è stato pari al 12,8 per cento: l’Italia è arrivata al 21,6. Senza contare che siamo avanti anche per quota di riciclo complessiva,  68 per cento su una media europea del 35 per cento, e per consumo pro capite di materiali (7,5 tonnellate contro le 13,5 europee). Ma per quanto riguarda il tasso di raccolta dei Raee, il punteggio non è altrettanto buono: in Italia nel 2021 ha sfiorato appena il 34,56 per cento, ancora distante da un target europeo del 65 per cento, con differenze amplissime tra settore e settore. Ma non basta, perché a livello globale i numeri sono chiari: stiamo tornando indietro. Tra il 2018 e il 2020 il tasso di circolarità è sceso dal 9,1 per cento all’8,6 per cento, secondo Circularity gap report). Questo andamento negativo dipende dall’aumento dei consumi, che negli ultimi cinque anni sono cresciuti di oltre l’8 per cento (da 92,8 a 100,6 miliardi di tonnellate), a fronte di un incremento del riutilizzo di appena il 3 per cento (da 8,4 a 8,6 miliardi di tonnellate).

Da qui la convinzione di Erion Weee: aumentare da un lato la comunicazione e la sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, creare dall’altro figure professionali in grado di alimentare il sistema della circolarità e della sostenibilità. Lo spiega bene Giorgio Arienti, Direttore generale di Erion Weee , per il quale “la transizione da un modello economico lineare a uno circolare è anche – forse soprattutto – un fatto culturale: richiede un cambiamento di approccio globale, dalle logiche di approvvigionamento delle materie prime, alla progettazione dei nuovi prodotti, alla loro modalità di acquisto, utilizzo, riparazione, riutilizzo, fino alla gestione dei rifiuti che ne derivano. Affinché questo cambiamento culturale avvenga servono informazione e formazione”.

In primo piano Giorgio Arienti, direttore generale di Erion Weee © Erion

Il programma del progetto 

Il programma di formazione Training for Circularity – Borse di studio della durata di 12 mesi, interessa 5 differenti profili di studio e lavoro, sul tema della circolarità nella filiera delle Apparecchiature elettriche ed elettroniche – dall’eco-design al trattamento dei Raee, così da garantire il recupero efficiente di risorse – e nel settore comunicazione, marketing e fundraising per la sostenibilità e la circolarità. Gli assegnatari delle borse di studio, selezionati sulla base di titoli ed esami conseguiti, saranno accolti e formati da Enea, presso il Centro ricerche Casaccia di Roma, e Cdca e seguiti in tutto il percorso da esperti del settore delle due realtà ospitanti e del consorzio Erion Weee.

Il progetto fa parte del più ampio programma di comunicazione “DireFareRaee”, fortemente voluto e approvato nei mesi scorsi dal Consiglio di amministrazione di Erion Weee, che prevede numerose iniziative di sensibilizzazione nel biennio 2022 – 2023.

Il progetto “Training for Circularity – Borse di studio” nello specifico è co-coordinato e gestito dal Cdca, centro studi indipendente ed editore della testata giornalistica EconomiaCircolare.com: “La sfida informativa e quella formativa devono andare di pari passo” commenta Laura Greco, Responsabile formazione Cdca/EconomiaCircolare.com, per questo sin dal lancio del progetto editoriale abbiamo lavorato per affiancare al lavoro di redazione un competence center che potesse offrire servizi di formazione e consulenza sui temi della circolarità. Un luogo non fisico, che abbiamo chiamato Training for circularity, in cui acquisire e rafforzare competenze ed expertise, fondamentali per stimolare un cambiamento duraturo dei sistemi di produzione e di consumo. Questo il senso dell’operazione, di cui le borse di studio sono fiore all’occhiello e prima iniziativa di formazione on the job, con l’obiettivo di creare percorsi specializzanti di alta formazione”.

Co-promotore e partner tecnico-scientifico dell’iniziativa è il Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali di Enea, che accoglierà e formerà 8 dei borsisti selezionati presso il Centro ricerche Casaccia di Roma. Per Claudia Brunori, Responsabile della divisione Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli “la chiusura dei cicli nelle filiere produttive richiede nuove professionalità con una conoscenza specifica di tecnologie e metodologie innovative per un uso più efficiente delle risorse ma anche conoscenze trasversali sul modello economico circolare e capacità di visione trasversale sull’intera catena di valore. Con questo progetto si intende formare tali professionalità, partendo dalla filiera dei Raee, che saranno addestrate in stretta connessione con le aziende di settore, per rispondere a specifiche esigenze del mondo produttivo”.

Raee professionali, solo il 5-10 per cento delle stampanti viene smaltita correttamente
Raee professionali, solo il 5-10 per cento delle stampanti viene smaltita correttamente © Pixabay

Le 10 borse di studio riguardano tematiche tecniche, gestionali e di comunicazione e sono suddivise in 5 diversi profili formativi:

  • 2 borse su analisi e scenari della filiera dei Raee;
  • 2 borse su valutazione di  sostenibilità e circolarità di prodotto/servizio della filiera dei Raee;
  • 2 borse su tecnologie eco-innovative per il trattamento dei Raee finalizzate al recupero dei materiali;
  • 2 borse su tecnologie per l’eco-innovazione di prodotti e dei processi per la chiusura dei cicli e la gestione efficiente delle risorse;
  • 2 borse su comunicazione, marketing e fundraising per la sostenibilità e la circolarità.

L’erogazione delle borse di studio è destinata a giovani laureati di diversi campi disciplinari (Ingegneria chimica, gestionale e dei materiali, Architettura, Scienze ambientali, Chimica, Fisica, Economia, Sostenibilità, Marketing, Scienze della comunicazione, Comunicazione aziendale e Design). La raccolta delle candidature ha preso il via il 14 novembre e terminerà il 14 dicembre.

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