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Il 30% dell’energia solare prodotta dallo stadio dell’Udinese sarà messa a disposizione di aziende e tifosi.
Le comunità energetiche rinnovabili (Cer) sono il modello di produzione e consumo di energia che punta sulla condivisione e sulla sostenibilità. Funzionano così: un gruppo di cittadini, aziende o enti pubblici si unisce per produrre, consumare e scambiare energia generata da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico o l’eolico. L’energia viene prodotta localmente, riducendo sprechi e costi, e distribuita tra i membri della comunità, che beneficiano di tariffe più vantaggiose e incentivi statali.
I vantaggi delle Cer sono molteplici: oltre al risparmio economico, contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO₂ e rafforzano l’indipendenza energetica del territorio in cui sono presenti. In un periodo di transizione ecologica e cambiamenti climatici, le comunità energetiche rappresentano una risposta concreta per rendere l’energia più accessibile, equa e sostenibile. Ed è proprio su questo modello che si basa l’iniziativa “Energia in campo”, la prima Cer nel mondo del calcio italiano, che trasforma il Bluenergy Stadium di Udine in una fonte di energia condivisa e solidale.
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Nel cuore del Friuli Venezia Giulia, il Bluenergy Stadium di Udine non è solo la casa dell’Udinese Calcio, ma un laboratorio di innovazione energetica. Con 2.409 pannelli solari installati sulla copertura dell’impianto e una produzione annua di 1,1 MWh, questo stadio si trasforma in un generatore di energia sostenibile che va oltre il campo da gioco.
L’iniziativa “Energia in campo” segna un primato nel mondo dello sport: per la prima volta in Italia, un club di calcio crea una comunità energetica rinnovabile legata a un impianto sportivo. Il meccanismo è semplice, ma rivoluzionario: il 30 per cento dell’energia prodotta dai pannelli solari del Bluenergy Stadium, non utilizzato dallo stadio stesso, verrà messo a disposizione della comunità.
A beneficiarne saranno le aziende della zona e i tifosi che aderiranno al progetto, che potranno sfruttare questa energia condivisa con il vantaggio di accedere agli incentivi previsti dal gestore dei servizi energetici.
Inoltre, gli incentivi generati dalla comunità energetica verranno destinati a un progetto sociale di grande impatto: il sostegno all’azienda sanitaria universitaria Friuli centrale e, in particolare, alla struttura di Neuropsichiatria infantile per il trattamento dei disturbi alimentari nei minori. I fondi contribuiranno all’acquisto di materiali, allo sviluppo di laboratori e alla creazione di percorsi riabilitativi che vadano oltre il contesto ospedaliero, offrendo ai ragazzi esperienze in ambienti più inclusivi e stimolanti. Il progetto prevede anche l’apertura, nel 2025, della prima struttura residenziale della regione per il trattamento di questi disturbi.
Lo stadio di Udine è già un esempio virtuoso per il calcio europeo: energia interamente da fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni di CO₂ per 6.500 tonnellate e una struttura pensata per essere attiva tutta la settimana, non solo nei giorni di partita. L’Udinese Calcio e Bluenergy Group non si fermano qui.
Il club di Udine ha firmato il Patto per il clima alla conferenza Onu COP29, al fianco di club come Liverpool, Atletico Madrid e Tottenham. “Questo progetto non solo riduce l’impatto ambientale dello stadio, ma introduce un modello innovativo di condivisione dell’energia rinnovabile che crea valore per il territorio”, ha dichiarato Alberta Gervasio, AD di Bluenergy Group.
L’iniziativa dell’Udinese si distingue anche a livello europeo. Sebbene club come Tottenham e Liverpool siano all’avanguardia nella sostenibilità con stadi a energia rinnovabile e impegni per la neutralità carbonica, oppure lo stadio dell’Ajax Johan Cruijff ArenA ad Amsterdam abbia oltre 4.200 pannelli solari sul tetto e un sistema di accumulo di energia con batterie riciclate, nessuno sembra aver adottato un modello di comunità energetica rinnovabile che condivida l’energia prodotta con tifosi e aziende locali, rendendo il club bianconero un pioniere in questo senso.
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