Il provvedimento di Amsterdam si aggiunge a quelli già adottati in altre città europee per porre un limite al numero di turisti in aumento.
Trekking Val Falcina (Bl)
Il “sentiero natura” della Val Facina è un breve percorso ad anello, di circa quattro chilometri, anche per escursionisti non esperti
Sulla destra orografica del torrente Mis, la Val Falcina è
chiusa a sud-ovest dalle pareti dolomitiche del Monte Pizzocco e
sbocca nel lago artificiale del Mis.
Il “sentiero natura” della Val Facina è un breve percorso ad
anello, di circa quattro chilometri, che consente, anche ad
escursionisti non esperti, di immergersi in ambienti dal fascino
selvaggio e dall’indubbio interesse naturalistico.
Per accedervi dalla valle del Piave si percorre la strada
provinciale n.2 della Valle del Mis: dopo alcune gallerie si giunge
in breve al ponte che attraversa il torrente Falcina, dove ha
inizio il sentiero.
Appena oltre, presso il Pian della Falcina, è possibile
lasciare l’auto.
I pannelli collocati ai margini del tracciato riportano
informazioni geologiche, botaniche e faunistiche che rendono la
passeggiata una bella occasione per approfondire la conoscenza
della natura di questi luoghi.
Durata media del trekking (escluse le soste): 1 ora e 20
minuti.
Dal punto di partenza di Pian Falcina si procede verso Col de la
Feda. Seguendo la direzione ovest dopo circa un quarto d’ora si
raggiunge un punto panoramico (Casera Scalada) dal quale si
può ammirare il torrente Falcina nel suo scorrere. Da
lì ci si dirige in drezione sud-ovest verso la Val dei Burt
a incrociare l’omonimo torrente; ancora una breve marcia di cinque
minuti e si arriva al bosco dei carbonai dove si può fare
una breve sosta prima di riprendere il cammino in direzione sud-est
fino alla faggeta. Da qui una camminata di circa mezz’ora in
direzione est ci porterà alla Val de le Pelade, si
attraverserà il ponte sul Mis per tornare al punto di
partenza di Pian Falcina.
Flora e vegetazione
La zona è importante soprattutto per la presenza di
entità floristiche a diffusione orientale (Pino nero,
Ambretta di Ressmann, Campanula della Carnia, Euforbia di Kerner),
alcune delle quali trovano proprio qui il limite occidentale del
proprio areale. I tipi di vegetazione forestale che si incontrano
più frequentemente lungo il percorso sono la faggeta
submontana con carpino nero, la boscaglia di forra, e le formazioni
a pino nero dei versanti più aridi. Da segnalare
l’interessante e molto diffusa vegetazione delle rupi umide,
dominata dalla Spirea cuneata, endemismo veneto-friulano.
Fauna
Gran parte dell’itinerario si sviluppa attraverso cedui di
latifoglie, che offrono ospitalità a molte specie animali,
fra cui numerosissimi uccelli passeriformi. Se si è
fortunati, attenti e silenziosi, si può osservare il
camoscio o vedere altre specie più rare: l’aquila reale, il
picchio nero, la vipera, la volpe. La presenza del lago
contribuisce ad aumentare la diversità faunistica dell’area:
il rospo comune e la rana montana, la natrice dal collare e, fra
gli uccelli, la rondine montana, i germani reali e la ballerina
gialla.
Indirizzi utili
Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Piazzale Zancanaro, 1
32032 Feltre (Bl)
Tel: 0439 3328
www.dolomitipark.it
E-mail: [email protected]
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