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Terra, acqua e fuoco creano paesaggi naturali unici al mondo tra cascate, vulcani, geyser e fiordi. Ecco dove e come andare in Islanda e Norvegia.
Che cosa ci fa intraprendere un viaggio? Il più delle volte, tutto inizia con una suggestione. Basta un nome che suona curioso, un’immagine, una lettura o un profumo per suscitare in noi il desiderio trovarci in uno scenario naturale straordinario, di sperimentare altri stili di vita e abitudini, di assaggiare nuovi cibi, di incontrare popolazioni diverse. E tutto diventa ancora più sfidante quanto più la meta è un luogo remoto, poco accessibile, incontaminato. Esplorato in modo sostenibile.
Geyser, cascate, vulcani, natura selvaggia, colonie di puffin sono le suggestioni che ci spingono ad avventurarci verso l’Islanda, una terra dove tutto è plasmato da ghiaccio e fuoco. Un viaggio che Turisanda propone in otto giorni, per un totale di 1.710 chilometri percorsi. Si parte dagli itinerari più celebri e immancabili, come quello del Golden Circle, nel sud ovest del Paese, a poche ore di distanza dalla capitale Reykjavik, che comprende il parco nazionale di Thingvellir, l’area geotermica di Haukadalur e la cascata di Gullfoss.
Il primo è un sito patrimonio Unesco per il suo valore storico. Gli islandesi lo considerano il luogo di nascita della nazione perché è qui che nel 930 fu fondato il parlamento islandese ed è qui che continuò a riunirsi fino al 1798. Il sito è spettacolare anche dal punto di vista geologico: nel paesaggio lavico si aprono gole e faglie generate dalla separazione delle placche nordamericane e asiatiche. Le fenditure sono particolarmente visibili nel canyon di Almannagjá e a Silfra, dove è possibile fare immersioni e snorkeling “tra i continenti”.
Nell’area geotermica di Haukadalur si osservano diversi geyser, tra cui quello che ha dato il nome a tutti, il Geysir, e poi lo Strokkur che erutta ogni 10 minuti circa con fontane che raggiungono i 30 metri di altezza. Gullfoss, invece, è la “cascata d’oro” ed è tra le più famose d’Islanda: 100mila litri di acqua glaciale del fiume Hvítá si tuffano per oltre 30 metri nel canyon di Gullfossgljúfur ogni secondo.
E ancora spiagge nere, lagune glaciali, iceberg galleggianti, colonne di lava e crateri, solfatare: ogni giorno in Islanda è un viaggio nel cuore pulsante della terra e nella natura che esprime tutta la sua forza e imponenza.
Il tour è fatto di tante esperienze autentiche come l’osservazione dei puffin o pulcinelle di mare: si tratta di uccelli dalla corporatura tozza e dalla postura simile ai pappagalli. Circa il 60 per cento della popolazione mondiale di pulcinelle di mare atlantiche nidifica in Islanda, giungendo sulla costa da fine marzo e ritornando verso il mare a fine luglio: è in questo periodo che è possibile ammirarle a Egilsstadir, attraversando terreni impervi a bordo di un truck trainato da un trattore. Procedere a piedi o in auto non è possibile per la mancanza di sentieri battuti o specchi d’acqua.
Il viaggio prosegue tra la fortezza oscura di Dimmuborgir, una distesa di rocce vulcaniche, i bagni termali nella Forest Lagoon di Akureyri e luoghi storici che sono stati ambientazioni di saghe vichinghe come l’area di Reykholt.
L’acqua che bagna le coste dell’Islanda sudorientale, spostandosi a est diventa Mar di Norvegia, una mare che qui spesso e volentieri si fa fiordo, regalando uno spettacolo unico al mondo. Unico come il sole di mezzanotte, quando il tramonto si fonde con l’alba senza lasciare spazio al buio, un fenomeno che prolunga le attività di pescatori e di pastori e che ha ispirato artisti e scrittori.
Altre suggestioni, un altro viaggio da sognare e da vivere in sette giorni con Turisanda che propone un tour combinato della Norvegia in treno e crociera, che esclude l’uso di mezzi di trasporto inquinanti. I treni e le motonavi scelti utilizzano solo motore ibrido (ad eccezione del primo trasferimento) per limitare l’inquinamento ambientale.
Capitale immancabile, tra la vivacità del centro storico e le foreste e i fiordi che la circondano. Da qui si attraversano campagne e altipiani su rotaia per arrivare a prende un altro treno, questa volta panoramico, che raggiunge Flåm, villaggio di 500 abitanti posizionato nella cavità dell’Aurlandsfjord, una diramazione del Sognefjord. Questo celebre fiordo è percorribile in crociera fino a Bergen: durante il tragitto si può ammirare la foce del Nærøyfjord, patrimonio mondiale dell’Unesco in quanto paesaggio di straordinaria bellezza naturale e archetipo dell’unicità dei fiordi.
Bergen è la seconda città più grande nella Norvegia, ribattezzata “capitale dei fiordi”. Qui si respira un’atmosfera antica tra il quartiere del vecchio porto “Bryggen” (patrimonio Unesco in quanto rappresenta l’antica architettura di una città anseatica) e il mercato del pesce, esistente dal 1200 e dove anticamente si facevano anche vendite dalle barche lungo la banchina.
Da Bergen si naviga fino a Stavanger, dove si va alla scoperta del Lysefjord con le sue iconiche formazioni di roccia, tra tutte il Preikestolen, il pulpito di roccia, da scalare fino a raggiungere la sommità a 604 metri per godere della vista mozzafiato a picco sul fiordo. La suggestione ora, è più che mai realtà.
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