La Nuova Zelanda dice basta alle esportazioni di animali vivi via mare
La Nuova Zelanda ha deciso di vietare le esportazioni di bestiame via mare. Ai commercianti sarà concesso un periodo di transizione per adattarsi.
La Nuova Zelanda ha deciso di vietare le esportazioni di bestiame via mare. Ai commercianti sarà concesso un periodo di transizione per adattarsi.
Grazie a un’indagine sotto copertura, l’associazione Cruelty free international ha scoperto le violenze alle quali sarebbero sottoposti gli animali in un laboratorio di ricerca spagnolo.
Altri due brand del gruppo Kering hanno abolito le pellicce dalle loro collezioni, allungando la lista dei marchi che scelgono di salvaguardare i diritti animali.
I mufloni dell’isola del Giglio rischiano di essere abbattuti perché “pericolosi” per la biodiversità del territorio. Ma esistono alternative per salvarli.
Nuove immagini mostrano ancora una volta il dramma del trasporto di animali vivi, in particolare quello degli agnelli in occasione della Pasqua.
La passione giapponese per la carne di cavallo cruda ha un prezzo altissimo in termini di crudeltà inferte agli animali. La denuncia degli attivisti.
I cani alla catena sono ancora una triste consuetudine in molte regioni italiane. E le leggi, anche se ci sono, sono spesso manchevoli o poco efficaci.
Il blocco del canale di Suez ha avuto enormi conseguenze sul trasporto di animali vivi, mettendone in luce tutti i pericoli.
Gli orsi della luna Xuan e Mo sono stati liberati da Four paws dopo aver passato anni di prigionia. Ora vivranno in un santuario gestito dall’associazione.
Alcuni noti stilisti, tra cui Stella McCartney e Vivienne Westwood, hanno scritto al primo ministro britannico per chiedergli di vietare la vendita di pellicce animali.