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Altri due brand del gruppo Kering hanno abolito le pellicce dalle loro collezioni, allungando la lista dei marchi che scelgono di salvaguardare i diritti animali.
Sembra ormai ufficiale: Alexander McQueen e Balenciaga hanno messo al bando dalla loro produzione le pellicce, unendosi così a Gucci e Bottega Veneta. Kering, proprietario dei due brand di lusso, lo ha annunciato nel documento 2020 Universal registration, in cui si legge: “La maggior parte delle case del gruppo non utilizza pellicce. Anche Balenciaga e Alexander McQueen le hanno bandite dalle loro collezioni”. A spingere in questa direzione c’è anche una crescente consapevolezza dell’opinione pubblica sul benessere degli animali e sull’impatto ambientale degli allevamenti intensivi, che si riflette in una diminuzione della domanda.
Il gruppo di François-Henri Pinault ha lavorato dieci anni in tandem con la Humane society international e con la Humane society of the United States, società che si battono per la protezione degli animali, per raggiungere l’obiettivo di diventare fur-free. “Ogni volta che un grande nome della moda come Alexander McQueen o Balenciaga abbandona le pellicce, manda un chiaro messaggio: il pelo degli animali non ha posto nella società moderna”, sostiene Kitty Block, amministratore delegato dell’organizzazione per i diritti degli animali. La decisione arriva a riprova del fatto che l’interesse dei consumatori si rivolge sempre più spesso nei confronti di temi legati alla sostenibilità: l’opinione pubblica si allontana dalle pellicce per abbracciare soluzioni alternative che guardano a materiali innovativi a basso impatto ambientale.
Nell’ormai lunga lista di brand che hanno scelto la tutela dei diritti animali ci sono Armani, Versace, Michael Kors, Jimmy Choo, Prada, Chanel, Dkny e Burberry. Bottega Veneta, anch’essa di proprietà di Kering, ha abbandonato le pellicce da quasi due decenni. Dal 2018 sono scomparse anche dalle collezioni di Gucci che ha aderito alla Fur free alliance, una coalizione internazionale di oltre 50 organizzazioni che lottano per questo. All’appello mancano solo due brand del gruppo francese che ancora non hanno annunciato delle fur-free policies: Brioni e Saint-Laurent.
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