Turismo accessibile e condiviso, anche in Italia

Fare dell’Italia un paese più accessibile: missione impossibile? Non per Bircle, start-up che ha come obiettivo proprio questo: far sì che i luoghi turistici  siano più facilmente accessibili per persone con disabilità motoria.   Bircle nasce dall’unione di due termini inglesi, building e circle per dire che l’obiettivo è un’accessibilità ai siti, agli edifici in particolare (building),

Fare dell’Italia un paese più accessibile: missione impossibile? Non per Bircle, start-up che ha come obiettivo proprio questo: far sì che i luoghi turistici  siano più facilmente accessibili per persone con disabilità motoria.

 

Bircle nasce dall’unione di due termini inglesi, building e circle per dire che l’obiettivo è un’accessibilità ai siti, agli edifici in particolare (building), e a 360 gradi (circle). Interessante anche la scelta del dominio: né “.com”, che di solito identifica aziende profit o siti commerciali, né “.org”, tipico del non profit, bensì “.co”, che prende un po’ dell’uno e un po’ dell’altro.

 

Come funziona Bircle? È un’applicazione per web e mobile che contiene guide e itinerari turistici nel senso tradizionale, uniti a informazioni sull’accessibilità che riguardano ad esempio l’accessibilità di luoghi chiusi, spazi interni, servizi. Le info sono suddivise per tipologie di disabilità motoria (per chi si muove in sedia a rotelle o per chi utilizza le stampelle o il deambulatore) e hanno descrizioni e rating che si servono dei simboli che le persone con disabilità conoscono bene.

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