![Razze di cani: dalle origini alle moderne varietà](https://cdn.lifegate.it/bSEeG8F9MBxhh-d_q0lGY4e8o-I=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/pastore-tedesco.jpg, https://cdn.lifegate.it/JGycfV5JDTQ3OLIQymT35GU3ZUk=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/pastore-tedesco.jpg 2x)
I cani si differenziarono dai lupi almeno 15mila anni fa, da allora è nata una delle specie animali a maggiore variabilità morfologica e comportamentale.
Spesso gli etologi dotano gli uccelli che studiano di minuscoli anelli colorati apposti alla zampina.
Una sorprendente conferma è giunta dall’ornitologa Nancy
Burley, che ha studiato (dal 1981 al 1988) il comportamento
sessuale e riproduttivo del diamante mandarino (Poephila guttata),
un piccolo passeriforme di origine australiana.
Spesso gli etologi dotano gli uccelli che studiano di minuscoli
anelli colorati apposti alla zampina. Nel diamante mandarino
è stato osservato che le femmine mostravano una netta
preferenza verso i maschi che si trovavano a indossare anelli rossi
o arancione e tendevano a snobbare i maschietti con anelli verdi o
di altri colori.
Ma c’è di più: dalle coppiette, poi, nascevano
nidiate in cui il sesso più rappresentato è lo stesso
di quello dell’adulto che aveva l’anello del colore preferito dalle
femmine.
Inutile dire che i meccanismi profondi che consentono ai genitori
di variare in maniera così fine perfino il rapporto numerico
tra figli maschi e femmine è del tutto sconosciuto. Come si
può pensare a qualcosa di più arbitrario della
preferenza delle femmine per gli anellini colorati?
Possiamo solo notare che il becco dei maschi di questa specie
è brillantemente colorato di rosso, ed è già
noto che le femmine prediligono il carattere “becco-rosso” ben
marcato. L’ipotesi formulata è che l’anellino titillasse la
naturale tendenza a preferire maschi molto ornati…
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