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Apertura straordinaria, il 30 settembre e 1 ottobre, per 15 manieri della regione che saranno accessibili con visite guidate. Un tuffo nel passato e nelle tradizioni del territorio tra vini da degustare, misteri secolari e tante curiosità
In Italia ci sono migliaia e migliaia di castelli. Ogni regione ne vanta, qualcuna più, qualcuna meno. E il numero non è la sola cosa che conta: la loro importanza storica e la loro bellezza non si discutono. Un patrimonio ineguagliabile da valorizzare in tutti i modi possibili per permetterci in ogni momento di fare un tuffo alla scoperta del nostro passato. Così fa, ad esempio, il Friuli Venezia Giulia: sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, quindici dimore apriranno al pubblico grazie all’attività del Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del territorio.
Un’occasione da non farsi scappare perché queste proprietà non sono sempre accessibili al pubblico. Per farvi vivere un weekend immersi nell’arte, nella cultura, nelle tradizioni regionali e anche nella natura di parchi e giardini che circondano questi manieri, saranno organizzate numerose visite guidate al costo di 7 euro per gli adulti e di 3,50 euro per i bambini dai sette ai dodici anni. Ci sono dimore aperte dalla provincia di Trieste a quella di Gorizia, da quella di Pordenone a quella di Udine: per orari, prenotazioni e programma completo potete visitare il sito www.consorziocastelli.it, intanto noi vi raccontiamo la storia e le curiosità di tre castelli.
Le cortine merlate alla guelfa, la doppia torre e il possente mastio: il castello d’Arcano, in un luogo isolato e suggestivo, conserva ancora le caratteristiche di una tipica fortezza medievale. Dal XII secolo appartenne alla famiglia dei Tricano, marescalchi e gonfalonieri ereditari del patriarca di Aquileia, il cui stemma riportava tre cani neri (da qui il loro nome). Oggi è ancora abitato e all’interno potete ammirare sale affrescate e arredate con camini e marmi policromi. Le sue mura hanno nascosto per secoli un mistero di sangue, il corpo della moglie Francesco d’Arcano, uccisa a pugnalate dallo stesso marito per gelosia. I suoi resti furono ritrovati durante un restauro nel XX secolo. Il borgo accanto al castello ospita anche un’azienda vinicola.
Sono (almeno) due le curiosità legate al castello di Spessa: la prima è che nel 1773 ci ha soggiornato Giacomo Casanova. L’avventuriero definì in uno dei suoi scritti “di qualità eccellente” i vini della proprietà. E proprio alla produzione vinicola è legata la seconda sorpresa: nel castello si possono visitare le cantine medievali e un bunker militare posto a 18 metri di profondità sottoterra che funziona da barricaia. La dimora risale al 1200 e le famiglie della nobiltà friulana si contesero la sua proprietà succedendosi nei secoli. Nel cuore del Collio Goriziano, il maniero, che oggi ospita ristoranti e camere, è circondato da un parco secolare e da un campo da golf.
Eretto nell’XI secolo in prossimità di un guado (oggi prosciugato) del fiume Tagliamento, il castello di Cordovado rappresentava una fortezza di difesa contro le scorrerie degli Ungari. Nel tempo divenne residenza estiva dei vescovi di Cordovado, poi un terremoto lo distrusse nel 1511. Sui suoi resti fu costruita la Villa Piccolomini Freschi, ma sono ancora visibili le mura e le torri del castello all’interno delle quali si trovano una chiesetta, il parco romantico e le casette medievali. Nel weekend d’apertura autunnale ospiterà un’esposizione di piante, erbe e fiori e prodotti tipici delle malghe friulane e della pianura oltre a diverse presentazioni di libri.
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