Una giornata a bordo del suv Bmw iX1 per scoprire come va la prima versione elettrica

Giunta alla sua terza generazione, Bmw iX1 per la prima volta diventa elettrica. Come va e cosa offre nella nostra prova.

Il debutto del nuovo suv elettrico iX1 segue di poco un altro annuncio importante del gruppo Bmw, che in una nota ha recentemente comunicato di aver consegnato 64.647 modelli elettrici (nel conteggio vanno considerati anche i modelli a “zero” emissioni Mini) nei primi tre mesi dell’anno. Chiaro, si tratta di un dato riferito al mercato globale, non certo all’Italia che secondo i dati Unrae si conferma ultima nella classifica europea per quota di mercato delle auto elettriche, ferme al 3,8 per cento. Le previsioni di Bmw rimangono ottimiste anche per l’immediato futuro, quando “entro il 2025, un veicolo nuovo su quattro dovrebbe essere elettrico e, entro il 2026, circa uno su tre”, precisano da Monaco, quartier generale del marchio. D’altro canto, la gamma elettrica può contare ormai su diversi modelli, dalla iX alla berlina di lusso i7, dalla i4 che vi abbiamo raccontato qualche mese fa, fino alla iX3. Ma torniamo alla iX1, che debutta sul mercato per ora in un solo allestimento (xDrive30) con un prezzo non esattamente accessibile: 58mila 400 euro.

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La Bmw iX1 xDrive30 è la prima vettura elettrica a trazione integrale introdotta dal marchio © Bmw

Bmw iX1, difficile distinguere l’elettrica dalla diesel. Non come la i3, che invece…

Nel novembre scorso vi avevamo raccontato già molto della nuova Bmw X1 nelle versioni ibride. Come annunciato, alcuni mesi dopo è arrivato il momento della versione elettrica, sicuramente la più interessante in termini di efficienza. Dunque, non ci soffermeremo troppo su aspetti come il design, che in questa terza generazione di X1 (la prima completamente elettrica), non si distingue molto dalle versioni benzina e diesel, fatto salvo qualche dettaglio cromatico e poco più. Dunque, un’elettrica “normale” verrebbe da dire, a oggi il modello entry-level alla gamma elettrica Bmw. Una scelta sicuramente molto diversa rispetto alla Bmw i3, ve la ricordate? Compatta, sofisticata, realizzata con una struttura in fibra di carbonio e alluminio, con ruote sottili per la massima efficienza, originalissima con quelle porte posteriori che si aprivano “al contrario”. Insomma, la i3 è stata un’auto elettrica inequivocabilmente “diversa”, uscita di scena l’anno scorso e per ora senza eredi legittime all’orizzonte. Peccato.

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La posizione di guida rialzata contribuisce a migliorare la sicurezza di marcia © Bmw

Così l’X1 per la prima volta diventa elettrica

Chiariamo subito: la iX1 è un’auto completamente diversa; parliamo di un suv elettrico con prestazioni notevoli, spazi e caratteristiche molto diverse. Ma mentre la i3 era unica, nata esclusivamente elettrica da un progetto complesso (e costoso), la iX1 è la versione elettrica della terza generazione di Bmw X1; stesso pianale, stesse dimensioni e caratteristiche di base (fatto escluso il bagagliaio che si riduce a causa della presenza della batteria). Sicuramente un’auto più facile da vendere in un mercato, quello dell’auto elettrica, che già deve superare una serie di barriere e pregiudizi.

Come funziona il “boost” che regala 10 elettrizzanti secondi

Come vi abbiamo anticipato, andremo veloci sulle caratteristiche comuni alla versione ibrida: ossia la quasi totalità dell’abitacolo, dominato nella parte anteriore dai due grandi display, uno nel “ruolo” di quadro strumenti, l’altro per accedere all’infotainment (utile il navigatore che mostra indicazioni realistiche grazie a una telecamera) e ai comandi del climatizzatore.

Quasi scomparsi tasti e pulsanti, il che richiede un minimo di assuefazione ma poi i benefici sono tangibili. Insomma, la iX1 punta molto sul minimalismo; tutto è dove te lo aspetti. Unica eccezione, una “strana” leva alla sinistra del volante che, una volta attivata, permette di contare su 10 adrenalinici secondi, un “boost” che permette di sfruttare la massima potenza (ben 230 kW, 313 cavalli) e la notevole accelerazione; occhio solo a non abusarne pena una visibile riduzione di autonomia.

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Fra i sedili  anteriori dell’ iX1, oltre ai comandi per selezionare la modalità di guida, si “nasconde” un nuovo airbag che migliora la sicurezza passiva in caso di incidente  © Bmw

Per i nostalgici del “vecchio” motore a benzina

L’iX1 è un’auto elettrica che punta molto sulle prestazioni, meno sull’efficienza con un peso che supera le 2 tonnellate, lontano da quella “sostenibile leggerezza dell’auto” auspicabile, almeno se vogliamo ridurre i consumi e aumentare l’efficienza. Un aspetto, quello del peso, non avvertibile nell’uso, anzi. L’iX1 è un’elettrica molto veloce, vivace, con un’accelerazione che impressiona. Forse un po’ rigida sulle sconnessioni ma sempre molto sicura, anche grazie alla trazione integrale sulle 4 ruote. Insomma, una Bmw, ma senza il suono di un motore a 6 o 8 cilindri. O meglio, chi lo desidera, può avere un “sound” artificiale studiato nientemeno che da un noto compositore di colonne sonore cinematografiche, anche se il silenzio su un’elettrica per noi rimane il migliore dei suoni possibili. E se amate la musica di qualità, c’è un impianto Harman Kardon che vale la pena aggiungere alla lista degli optional.

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Per chi ama la musica di qualità fra gli optional c’è un impianto hi-fi Harman Kardon © LifeGate

Autonomia: l’efficienza è (anche) una questione di stili di guida

Insomma, divertente, coinvolgente, alla voce efficienza la Bmw iX1 offre un’autonomia reale (370 chilometri in un mix di utilizzo fra urbano e autostrada), sensibilmente diversa da quella dichiarata (fino a 440 chilometri). Dipende molto dallo stile di guida, come sempre. Dipende da quale delle tre modalità di guida che si sceglie. E dal tipo di percorso; in città, sfruttando al massimo la rigenerazione, praticamente non si usano i freni e ogni volta che solleva il piede dal pedale del gas si recupera molta energia. Anche per quanto riguarda la ricarica ci sono concorrenti che fanno meglio dell’iX1, almeno per velocità di ricarica; per darvi un’idea per portare il pacco batteria da 64,7 kWh dal 10 all’80 per cento occorrono circa 30 minuti con una ricarica rapida; dalla presa di casa servono più di 7 ore, che scendono a 1 ora e 30 se optate per una wallbox da 11 kW. Insomma, l’efficienza ha il suo peso, almeno finché le auto verranno costruite in acciaio (e non con il più leggero alluminio, come si diceva più in alto per l’elettrica i3…). A proposito di acciaio…

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Il bagagliaio rispetto alle versioni benzina e diesel si riduce sensibilmente a causa della presenza della batteria © Bmw

Bmw: dal 2025 produrremo acciaio sfruttando idrogeno e rinnovabili

A proposito di materiali: da uno studio Bmw emerge che “circa il 20 per cento delle emissioni di CO2 della catena di fornitura di un veicolo completamente elettrico di medie dimensioni (come la iX1 per esempio) è attribuibile all’acciaio, che si colloca al terzo posto dopo le celle delle batterie e l’alluminio”. L’acciaio rimarrà ancora a lungo uno dei materiali chiave per la produzione automobilistica. Ma esistono soluzioni già percorribili; Bmw annunciando un accordo con Salzgitter AG per la fornitura di acciaio a bassa emissione di CO2 negli stabilimenti europei a partire dal 2025, produrrà l’acciaio esclusivamente con idrogeno ed elettricità da fonti rinnovabili. In tema di sostenibilità il marchio dichiara il suo impegno da tempo, mentre su modelli come la iX1 si limita a precisare che “le materie prime cobalto e litio utilizzate nella batteria ad alto voltaggio provengono da estrazione responsabile e che il motore elettrico non contiene componenti di terre rare”.

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Con 230 kW (313 cavalli) di potenza l’elettrica iX1 xDrive30 offre prestazioni notevoli; la trazione integrale 4×4 si esclude automaticamente quando non serve, per migliorare efficienza e autonomia © Bmw

Sicurezza: cresce l’attenzione a pedoni e ciclisti

Chiudiamo con la sicurezza attiva, ossia i sistemi di assistenza alla guida che migliorano sicurezza e serenità di guida. Come il cruise control con funzione di frenata e il sistema di avviso di collisione anteriore, in grado di rilevare traffico, pedoni e ciclisti quando si svolta. Per i pigri c’è l’assistenza al parcheggio con telecamera e assistente alla retromarcia, l’head-up display per avere sempre davanti agli occhi (proiettate sul parabrezza) le informazioni di base. Molte di queste funzioni poi si possono aggiornare da remoto, aggiungendo anche nuove funzioni durante la vita dell’auto.

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