Yalòs cristallo di luce

cristallo di rocca o quarzo ialino deve il suo nome alla particolare caratteristica di luminosità e di trasparenza, come indica il nome greco yalòs

Apprezzato e ricercato sin dai tempi più antichi, il
cristallo di rocca o quarzo ialino deve il suo nome alla
particolare caratteristica di luminosità e di trasparenza,
come indica il nome greco yalòs: sembra infatti che proprio
i greci ritenessero che il cristallo di rocca altro non fosse che
acqua congelata che aveva raggiunto un punto di solidificazione
tale da non potersi più sciogliere. La sua capacità
di scomporre la luce bianca nei colori dell’iride ne fa una pietra
magica e affascinante, da sempre usata per risvegliare la parte
inconscia della mente, il sogno e l’intuizione.

Nella famiglia dei quarzi la cristallizzazione presenta
generalmente sei lati, non sempre perfettamente esagonali. A
seconda della forma delle facce che l’apice del cristallo
manifesta, si determinano qualità importanti e molto diverse
delle varie punte, con differenti applicazioni terapeutiche, da
scegliere con l’aiuto di un esperto.

Quando la punta del cristallo, colpita dalla luce, evidenzia invece
un piccolo arcobaleno al suo interno, siamo di fronte ad un
cristallo molto particolare, utilissimo per la meditazione e per la
cura degli stati depressivi in generale. Nel cristallo di rocca
capita inoltre di riconoscere, al suo interno, una sorta di abbozzo
di crescita precedente, della stessa forma della punta attuale.
Queste formazioni sono dette “fantasmi”, forse per il loro colore
biancastro e lattiginoso, che contrasta con la trasparenza del
resto della pietra. I cristalli che le contengono sono adatti per
la meditazione e in particolare per la ricerca dei ricordi lontani
o perduti.

Il cristallo di rocca è un vero e proprio accumulatore di
energia ed ha una grande capacità di trasmetterla e di
riceverla. Utilizzato nelle vicinanze di strumentazioni elettriche,
come un computer o una televisione, il cristallo ne assorbe e
filtra le radiazioni elettromagnetiche.
Sul piano fisico aiuta la purificazione del sangue, migliorando la
circolazione; stimola la rigenerazione dei tessuti, rallentando il
processo di invecchiamento. Aumenta le capacità mentali
stimolando le funzioni di entrambi gli emisferi e migliorando
l’attività delle ghiandole pineale e pituitaria.

Da un punto di vista più sottile, agisce da bilanciatore
emozionale, eleva la vibrazione dell’aura aiutando a ripulire i
nodi karmici. Grazie alla luminosità della sua luce bianca,
attiva tutti i livelli di coscienza, aumenta la consapevolezza nei
sogni e negli stati medianici, agevolando la comunicazione con il
sé superiore. E’ in grado infine di dissolvere e trasformare
le energie negative dell’ambiente circostante.

Loredana
Filippi

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