Cosa c’è da sapere se devi viaggiare in gravidanza
Viaggiare in gravidanza non presenta di norma particolari controindicazioni, purché si adotti qualche semplicissimo accorgimento. Ecco qualche dritta
Viaggiare in gravidanza non è generalmente controindicato, a meno che la futura mamma non presenti particolari problemi di salute pregressi o la gestazione non sia a rischio. Ricordando che è sempre opportuno consultare il proprio ginecologo o l’ostetrica per chiarimenti e raccomandazioni, ecco cosa c’è da sapere prima di viaggiare in gravidanza.
Quando partire
Il secondo trimestre è di solito il periodo ideale per affrontare un viaggio o una vacanza. Il rischio di aborto spontaneo è più basso rispetto alle prime settimane e, a meno di particolari problemi, la probabilità di un parto prematuro è scarsa. Le nausee e la stanchezza cronica sono per molte future mamme un problema archiviato e la pancia non è ancora enorme e pesantissima.
Non esistono vere e proprie zone off limits per le donne che desiderano viaggiare in gravidanza, ma il buon senso suggerisce di evitare destinazioni in cui le condizioni igieniche e l’assistenza sanitaria non siano ottimali. Sarebbe preferibile rinunciare anche ad altitudini al di sopra dei 2000 metri, ma se la futura mamma è in buone condizioni fisiche e l’ascesa in quota avviene con gradualità, si può anche pensare a un soggiorno in alta montagna, previo consulto col ginecologo di fiducia. Infine, quando si programma un viaggio in gravidanza è importante scegliere una destinazione per la quale non siano previsto l’obbligo di vaccinazioni incompatibili con lo stato interessante.
Viaggiare in gravidanza non comporta particolari rischi
Viaggiare in gravidanza in automobile
Nonostante il luogo comune duro a morire, quando si viaggia in auto è importante allacciare le cinture di sicurezza anche durante la gravidanza. Il Codice della Strada prevede, per le future mamme, l’esonero dall’uso delle cinture di sicurezza solo “in condizioni di rischio particolari”, che devono essere certificate dal ginecologo. Ma in tutti gli altri casi non c’è ragione per astenersi, anzi: le cinture rappresentano una forma di protezione efficace anche per il feto. Per evitare rischi e fastidi, la cintura orizzontale va sistemata al di sotto del pancione, mentre quella trasversale deve essere posizionata tra i seni, a lato della pancia. Anche l’airbag può tranquillamente essere lasciato in funzione, purché le cinture siano sempre allacciate in modo corretto.
Viaggiare in gravidanza in aereo
Viaggiare in aereo non è controindicato durante la gravidanza, purché si adottino piccoli accorgimenti, come quello di sgranchirsi le gambe, fare piccoli esercizi per prevenire il gonfiore di piedi e caviglie e mantenersi bene idratate. Di norma è possibile viaggiare in aereo fin dall’inizio della gestazione, ma la maggior parte delle compagnie aeree prevede la possibilità di viaggiare in gravidanza solo fino alla trentaseiesima settimana. Per evitare disguidi, è sempre bene informarsi prima di acquistare il biglietto, e portare con sé una certificazione del ginecologo che attesti la presunta data del parto.
Valgono ovviamente le stesse raccomandazioni da adottare a casa propria: le gravide suscettibili alla toxoplasmosi dovranno evitare carne poco cotta, affettati crudi e verdura di cui non si ha la certezza che sia stata lavata accuratamente. Per tutte, invece, sono da evitare uova crude, latte non pastorizzato e pesce crudo che non sia stato precedentemente abbattuto in congelatore. Resta valido ovviamente il divieto assoluto di alcolici, mentre è molto importante mantenere sempre un adeguato livello di idratazione, specie se fa caldo o ci si stanca un po’ più del solito.
Per scegliere la destinazione è importante che le condizioni igieniche del posto siano ottimali.
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